Solo l’uno per cento dei carcinomi mammari è osservato nei maschi. Questi tumori sono spesso rilevati in uno stadio tardivo, mostrano massa irregolare subareolare con margini indistinti, possono apparire benigni all’esame mammografico e sono spesso associati a ginecomastia. Al momento della diagnosi, i carcinomi mammari nell’uomo sono già rilevabili alla palpazione e presentano segni tipici, quali alterazione delle pieghe cutanee o del capezzolo. Per questo motivo gli autori dello studio, pubblicato nell’American Journal of Roentgenology (
leggi abstract originale), consigliano a tutti i medici di prestare molta attenzione alle masse palpabili nei maschi e di eseguire subito un esame più approfondito, dando indicazione di come appaiono alla mammografia o all’ecografia. Tra i 244 uomini (età mediana 62 anni; range: 19-80 anni) con carcinoma mammario in cura presso l’M. D. Anderson Cancer Center, University of Texas, di Houston, solo 57 erano stati sottoposti a questi esami (6 a mammografia, 2 ad ecografia, 49 ad entrambi): 54 pazienti (95%) mostravano masse palpabili, 2 con retrazione del capezzolo. In un terzo dei casi, la mammografia aveva evidenziato microcalcificazione, anche segno di malattia benigna. Ginecomastia era osservata in 22 (40%) di 55 pazienti e il 47% mostrava interessamento dei linfonodi ascellari. La maggior parte dei pazienti ha ricevuto diagnosi di carcinoma duttale, invasivo o in situ.