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Medinews
28 Gennaio 2010

CARCINOMA DEL DOTTO COLLETTORE, ISTOLOGIA E PROGNOSI DEI PAZIENTI

Tumore raro che si presenta in stadio più avanzato e più frequentemente nella razza nera. Pur essendo trattato con nefrectomia in percentuale simile al carcinoma renale a cellule chiare, mostra una sopravvivenza cancro-specifica ridotta

Il carcinoma renale del dotto collettore è molto raro e i risultati ottenuti da serie chirurgiche negli ultimi anni non hanno permesso di ampliare le conoscenze. Ricercatori della University of Washington School of Medicine e del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle hanno condotto uno studio retrospettico su un database della popolazione americana per valutare la sopravvivenza di pazienti con carcinoma renale a cellule chiare o con carcinoma del dotto collettore. I casi relativi a questi due tipi di tumore renale sono stati identificati dal database del SEER (Surveillance, Epidemiology and End Results program) relativamente al periodo 2001-2005. Le caratteristiche demografiche e patologiche alla diagnosi dei due gruppi di pazienti sono state comparate e le differenze di sopravvivenza specifica per la malattia sono state valutate con analisi univariata e multivariata di regressione di Cox. Nello studio pubblicato nel Journal of Urology (leggi abstract originale) sono stati identificati dal SEER 160 casi di carcinoma renale del dotto collettore, mentre nello stesso periodo erano stati rilevati 33352 casi di carcinoma renale a cellule chiare. I casi di carcinoma renale del dotto collettore erano più frequenti in pazienti di colore che in individui di razza bianca (23 vs 9%; p < 0.001) ed erano più comunemente allo stadio T3+ che T2/T1 (33 vs 18%; p < 0.001), in maggior numero metastatici piuttosto che localizzati o regionali (28 vs 17%; p = 0.001). Le percentuali di nefrectomia eseguite erano comparabili (84 vs 78%; p = 0.06), mentre le percentuali di sopravvivenza cancro-specifica a 3 anni erano 58% e 79%, rispettivamente per il carcinoma renale del dotto collettore e per quello a cellule chiare. In analisi multivariata è stato evidenziato un aumento del rischio di morte nei pazienti con carcinoma del dotto collettore rispetto a quelli con carcinoma renale a cellule chiare (HR 2.42, IC 95%: 1.72-3.39; p = 0.001). Rispetto ai pazienti con carcinoma renale a cellule chiare, quindi, i pazienti con tumore del dotto collettore mostrano uno stadio più avanzato della malattia e sono più frequentemente di colore. Anche dopo aggiustamento per i fattori demografici, chirurgici e patologici la sopravvivenza cancro-specifica è significativamente peggiore nei pazienti con tumore del dotto collettore. I ricercatori auspicano la conduzione di ricerche più approfondite sulla biologia di questo tumore raro per spiegare anche i risultati di questo studio.


Renal Cancer Newsgroup – Numero 1 – Gennaio 2010
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