21 Settembre 2009
CAMERA APPROVA DDL CURE PALLIATIVE ALL’UNANIMITÀ. FAZIO: VERRANNO MESSE A SISTEMA IN MODO OMOGENEO IN TUTTE REGIONI
Il Ddl sulle cure palliative e le terapie del dolore è stato approvato all’unanimità dall’Aula di Montecitorio. Obiettivo del provvedimento, che passa ora al vaglio del Senato, è creare una rete di hospice e strutture, partendo da quelle già esistenti sul territorio. “La cosa importante – ha sottolineato il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio – è che ora le cure palliative verranno messe a sistema, quindi rese omogenee in tutte le Regioni”. Il viceministro ha inoltre espresso “grande soddisfazione per l’unanimità” raggiunta a Montecitorio, “frutto della grande collaborazione tra Parlamento e Governo “su un tema estremamente delicato come quello delle terapie del dolore. Quanto ai fondi resi disponibili per la misura, oggetto di grande scontro quando il Ddl era all’esame della Commissione Affari sociali, “oltre ai 50 mln già disponibili – ha spiegato Fazio – è previsto lo stanziamento di 100 mln di euro annui, a partire dal 2009 e poi rinnovati negli anni successivi. Dunque le risorse – ha concluso – ci sono”. Nel provvedimento approvato dall’Aula di Montecitorio, importanti novità anche per la prescrizione dei farmaci antidolore, tra questi oppiacei e cannabinoidi. La misura, infatti, introduce “la semplificazione della prescrizione. Oggi un medico che vuole prescrivere un farmaco antidolore, tra questi soprattutto oppiacei e cannabinoidi – ha detto l’ex ministro Livia Turco, ‘capo squadra’ del Pd in Commissione Affari sociali della Camera – deve ricorrere a un ricettario speciale, quindi con un carico burocratico enorme. Il provvedimento prevede una forte semplificazione. Inoltre, diventa norma di legge la misura che avevo adottato con un decreto nel 2007, prevedendo l’introduzione di alcuni principi cannabinoidi per alleviare il dolore dei malati di Sla”. Il provvedimento, che ora passerà dunque all’esame del Senato, vincola i fondi destinati alle Regioni per la realizzazione della rete per le terapie del dolore. Ciò significa che i finanziamenti previsti dovranno essere obbligatoriamente impiegati per creare un sistema ad hoc, potenziando le strutture esistenti e realizzandone di nuove. Viene inoltre disciplinata la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario specializzato, con specifici percorsi universitari e l’istituzione di master sul tema. Tra le novità introdotte dal provvedimento, c’è poi l’avvio di uno specifico Osservatorio nazionale permanente chiamato a monitorare la situazione e incaricato, tra le altre cose, di redigere un rapporto annuale sull’andamento delle prescrizioni. Nel Ddl sono stimati in circa 250 mila i malati in fase terminale nel nostro Paese, di cui 160 mila alle prese con neoplasie. Ma stando ai dati contenuti nello stesso provvedimento, l’applicazione e la diffusione delle cure palliative sono ancora poco sviluppate rispetto alla richiesta ufficiale. Si calcola infatti che a tutt’oggi siano circa 114 gli hospice attivi, con una maggiore concentrazione al centro-nord. Rispecchiano circa un terzo del fabbisogno stimato, a cui si aggiunge la quasi assenza delle cure palliative delle unità domiciliari.