L’American Journal of Clinical Pathology (
leggi abstract originale) ha pubblicato uno studio condotto da patologi della University of Iowa, Carver College of Medicine, che sottolinea il crescente numero di aspirati e biopsie di midollo osseo in persone di età superiore a 85 anni, malgrado la letteratura relativa alla validità di queste analisi nei pazienti molto anziani sia molto limitata. Gli autori hanno condotto un’analisi retrospettiva su 119 aspirati e biopsie di midollo osseo ottenuti da 85 pazienti di età superiore a 85 anni. Tali procedure vengono eseguite per diverse situazioni, quali citopenia inspiegabile, valutazione di sindrome mielodisplastica già nota, sospetto o follow-up di mieloma plasmacellulare, trombocitosi o leucocitosi e sospetto o stadiazione del linfoma. Dopo esclusione delle biopsie eseguite per stadiazione o follow-up, 34 (43%) dei 79 esami hanno portato a diagnosi specifica. Il follow-up era disponibile per 45 pazienti e, di questi, 20 hanno ricevuto terapia; 17 sono stati trattati con regime modificato o a ridotta intensità e 12 specificamente per leucemia o linfoma. La terapia è stata inefficace in tutti i pazienti. Ciò suggerisce un innalzamento della soglia dei valori di citopenia per l’esecuzione di biopsie osteomidollari nei pazienti molto anziani.
SIENEWS – numero 21 – 6 novembre 2008