Un’analisi retrospettiva di tre studi, che avevano utilizzato panitumumab in prima (20050203) e seconda linea (20050181) e in monoterapia (2022408), suggerisce che i pazienti con tumori metastatici del colon-retto con mutazione ai codoni 12 e 13 del gene
KRAS difficilmente traggono beneficio dalla terapia con questo agente, che dovrebbe secondo i ricercatori europei essere limitata ai pazienti che presentano
KRAS ‘wild-type’. Panitumumab, un anticorpo monoclonale interamente umano che si lega al recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS) in pazienti con tumore metastatico del colon-retto con
KRAS ‘wild-type’ nei tre studi sopra ricordati. Le mutazioni nei codoni 12 e 13 del gene
KRAS sono noti biomarcatori predittivi di mancata risposta a terapie con anticorpi anti-EGFR. Questa analisi retrospettiva, pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Oncology (
leggi abstract), di tre studi randomizzati di fase III, ha valutato l’impatto prognostico e predittivo di alleli individuali mutanti al codone 12 e 13 del gene
KRAS. I pazienti erano stati randomizzati (1:1) a ricevere FOLFOX4 (infusione di fluorouracile, leucovorin e oxaliplatino) nello studio 20050203, FOLFIRI (fluorouracile, leucovorin e irinotecan) nello studio 20050181 o la migliore terapia di supporto nello studio 20020408, in associazione o meno a panitumumab (6.0 mg/kg ogni 2 settimane). Nell’analisi sono stati inclusi rispettivamente 441, 486 e 126 pazienti con alleli mutanti al codone 12 o 13 del gene
KRAS. I risultati indicano che nessun allele mutante di
KRAS è stato evidenziato quale fattore prognostico costante di PFS o della sopravvivenza globale (OS) nei pazienti inclusi nel braccio di controllo. Inoltre, nessun allele mutante di
KRAS è stato costantemente identificato quale fattore predittivo di PFS o di OS in pazienti che hanno ricevuto panitumumab. Interazioni significative sono state osservate solo nello studio 20050203 (prima linea con FOLFOX4) tra alleli mutanti individuali di
KRAS, negativamente con G13D e positivamente con G12V, e OS nel braccio randomizzato a panitumumab. Analisi raggruppate hanno indicato che solo la mutazione G12A era associata a un effetto predittivo negativo della OS. In quest’analisi retrospettiva, in definitiva, i risultati incrociati di tre regimi di trattamento con panitumumab suggeriscono che i pazienti con tumori metastatici del colon-retto con mutazione ai codoni 12 e 13 di
KRAS non potranno probabilmente trarre alcun beneficio dalla terapia con l’anticorpo monoclonale. Al momento, concludono gli autori, questa terapia dovrebbe essere somministrata solo ai pazienti con tumore metastatico del colon-retto che presenta
KRAS ‘wild-type’.