La terapia neo-adiuvante con inibitori della tirosin-chinasi (TKI) può indurre risposta nei tumori primari e presenta il vantaggio potenziale di ridurre la massa tumorale se somministrata prima della nefrectomia per il carcinoma renale (CCR). Dall’introduzione dei TKI, il trattamento del CCR metastatico ha subito drammatici cambiamenti, ma l’applicazione di TKI come terapia adiuvante non era stata ancora esplorata. Gli autori hanno valutato il beneficio del trattamento con TKI in 9 pazienti con CCR localmente avanzato o metastatico, ritenuto non resecabile, prima della nefrectomia presso il centro dell’Università del Nord Carolina a Chapel Hill. Lo studio pubblicato nella rivista Urology (
leggi abstract originale) indica che la procedura chirurgica è stata ben tollerata da tutti i pazienti, senza apparente effetto sulla stessa o evidenza di complicanze. La risposta alla terapia neo-adiuvante è stata osservata sia nei siti tumorali primari che in quelli metastatici. Gli autori però suggeriscono lo svolgimento di studi prospettici che valutino altri approcci chirurgici nel CCR localmente avanzato o metastatico, necessari a determinare i benefici della terapia con TKI e a definire il derivato ottimale, il ‘timing’ della terapia e lo stadio del tumore per favorire gli esiti migliori in fase pre-operatoria.
Renal Cancer Newsgroup – Numero 12 – Dicembre 2008