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Medinews
25 Marzo 2014

ATTIVITÀ DI TEMOZOLOMIDE IN PAZIENTI CON TUMORE DEL COLON-RETTO IN STADIO AVANZATO, REFRATTARIO ALLA CHEMIOTERAPIA E METILAZIONE DEL PROMOTORE MGMT

Temozolomide è un farmaco tollerato e attivo in pazienti con tumore del colon-retto e metilazione del promotore MGMT, pesantemente pre-trattati. Al momento non sono disponibili opzioni di trattamento, basate sull’evidenza, per i pazienti con tumore avanzato del colon-retto che mostrano progressione della malattia dopo terapie standard. MGMT è coinvolto nella riparazione del danno del DNA e la metilazione del promotore del gene MGMT può predire il beneficio di agenti alchilanti, come temozolomide. Scopo dello studio, pubblicato sulla rivista Annals of Oncology (leggi abstract), era valutare l’attività di temozolomide in termini di tassi di risposta nei pazienti con tumore metastatico del colon-retto e metilazione di MGMT, dopo fallimento dei trattamenti approvati. I ricercatori della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e FIRC Fondazione Istituto di Oncologia Molecolare di Milano hanno arruolato pazienti in uno studio monocentrico, di fase II, aperto, trattati con temozolomide alla dose di 150 mg/ m2 al giorno, 5 giorni consecutivi a cicli di 4 settimane; il trattamento è stato continuato per almeno sei cicli o fino a progressione della malattia. In totale, tra agosto 2012 e luglio 2013, sono stati arruolati 32 pazienti. Il trattamento è stato ben tollerato, con un solo caso di trombocitopenia di grado 4 e nessun’altra tossicità di grado ≥ 3. Non è stata osservata alcuna risposta completa e il tasso di risposta obiettiva è risultato pari al 12%, raggiungendo il livello atteso pre-specificato di attività. La sopravvivenza mediana libera da progressione e la sopravvivenza globale sono risultate rispettivamente di 1.8 e 8.4 mesi. I pazienti con tumore del colon-retto e KRAS, BRAF e NRAS ‘wild-type’ hanno mostrato risposte significativamente maggiori, rispetto ai portatori di qualsiasi mutazione RAS o BRAF (44 vs 0%; p = 0.004). Lo stato TP53 invece non ha manifestato alcuna influenza sull’endpoint primario. In conclusione, temozolomide è risultato tollerato e attivo nei pazienti con tumore avanzato del colon-retto e metilazione del promotore di MGMT, pesantemente pre-trattati. Secondo gli autori, ulteriori studi di popolazione, dove saranno approfondite le conoscenze biomolecolari, o randomizzati sono necessari per dimostrare l’efficacia di temozolomide dopo fallimento dei trattamenti standard.
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