Le scoperte più recenti promettono sempre di aiutare gli oncologi a ‘ritagliare’ una terapia antitumorale ‘su misura’ in base alle caratteristiche molecolari del tumore dei loro pazienti. Uno di questi promettenti strumenti molecolari diagnostici è il test della mutazione tumorale Kirsten ras (KRAS) nei pazienti con tumore metastatico del colon-retto. Circa il 40% dei pazienti con il tumore può presentare la mutazione, quindi la terapia potrebbe essere decisa su indicazione dello stato KRAS. Negli Stati Uniti, sia il National Comprehensive Cancer Network (NCCN) che l’American Society of Clinical Oncology (ASCO) hanno rilasciato dichiarazioni, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, per raccomandare l’uso del test di KRAS prima della somministrazione di terapie anti-EGFR; la Food and Drug Administration (FDA) ha incluso informazioni su KRAS nelle indicazioni degli anti-EGFR emanate dal 2009. Rimane ancora qualche dubbio sul momento più opportuno per valutare lo stato KRAS per le divergenze tra NCCN e ASCO, che rispettivamente indicano il test a tutti i pazienti con tumore metastatico oppure solo a quelli candidati alla terapia con anti-EGFR. In questo studio, pubblicato sulla rivista Cancer Medicine (
leggi testo), ricercatori statunitensi hanno esaminato come e perché i medici adottino il test di KRAS e come utilizzino successivamente l’informazione al momento della discussione delle strategie di trattamento con i loro pazienti. Gli autori hanno condotto 34 interviste semi-strutturate, in persona o al telefono, con oncologi di sette centri partecipanti al Cancer Research Network (CRN), tutti membri dell’HMO Research Network. Ogni colloquio è stato registrato, trascritto e codificato utilizzando metodi qualitativi: informazione e temi salienti corrispondenti alle domande di ciascuna intervista sono stati riassunti. Tutti gli oncologi che hanno partecipato allo studio hanno dichiarato al momento l’intervista di usare il test di KRAS. La maggior parte aveva adottato il test in tempi rapidi, entro 6 mesi dalla pubblicazione sulle linee guida cliniche nazionali. Gli oncologi hanno scelto di prescrivere il test in tempi diversi, sebbene la maggioranza richiedeva il test al momento della diagnosi di tumore metastatico del colon-retto. Anche se gli oncologi esprimevano opinioni diverse sul test di KRAS, esisteva però consenso generale sull’utilità del test e sui benefici offerti ai pazienti con tumore metastatico del colon-retto. La rapida adozione e l’entusiasmo per il test di KRAS suggerisce che questi esami possono colmare un’importante bisogno di informazione per gli oncologi quando devono prendere decisioni di trattamento. Ricerche future dovrebbero focalizzarsi sulle necessità di informazione dei pazienti su questo esame e se i pazienti stessi si sentano informati o sicuri con l’uso dello stesso da parte dei loro medici per determinarne l’accesso al trattamento.