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Medinews
21 Luglio 2009

ATEROSCLEROSI: NANOPARTICELLA ‘SPAZZINA’ FUNZIONA NELLE CAVIE

Una nanoparticella capace di staccare le placche aterosclerotiche dalle pareti dei vasi è stata sviluppata da un team di ricercatori del Burnham Institute for Medical Research all’Università californiana di Santa Barbara, Usa. La nanoparticella, un agglomerato di molecole lipidiche chiamato ‘micella’ e grande meno di 200 nanometri, è stata testata con successo sulle cavie da laboratorio. “Sulla superficie della ‘micella’ – spiega Erkki Ruoslahti, tra gli autori dello studio – vi è un peptide capace di riconoscere le placche aterosclerotiche e agire sui punti di attacco al vaso”. I ricercatori hanno iniettato le ‘micelle’ nel sangue delle cavie, ripulendone le arterie. “Pensiamo che le ‘micelle’ autoassemblanti, come quelle che abbiamo usato noi, siano versatili e funzionali per l’utilizzo in vivo. Il fatto che siano capaci di autoassemblarsi è un vantaggio per i trattamenti e le terapie in cantiere – afferma Matthew Tirrel, del College of Engineering di Santa Barbara, co-autore dello studio. – Il trattamento con le nanoparticelle è tra i più promettenti nel campo delle malattie cardiovascolari”.

Agi – Proceedings of the National Academy of Sciences
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