lunedì, 2 dicembre 2024
Medinews
7 Gennaio 2019

Association of Patient Sex With Efficacy of Immune Checkpoint Inhibitors and Overall Survival in Advanced Cancers. A Systematic Review and Meta-analysis

Sex-associated differences in immune response are known, but a meta-analysis suggested men, compared with women, derive greater value from immunotherapy for advanced solid-organ malignant neoplasms. However, methodologic concerns and subsequent trials have placed these results in doubt. To perform an updated, comprehensive meta-analysis that assesses the efficacy of immunotherapy in advanced cancers according to patient sex. A systematic review … (leggi tutto)

Il lavoro pubblicato all’inizio del 2019 da JAMA Oncology riprende un tema già affrontato precedentemente da altre pubblicazioni, vale a dire la descrizione dell’interazione tra il sesso maschile o femminile dei pazienti e l’efficacia dei trattamenti immunoterapici di nuova generazione.
Una precedente metanalisi pubblicata mesi fa da Lancet Oncology (Conforti et al), basata sugli studi pubblicati fino a novembre 2017, aveva suggerito che, pur essendo efficace sia nei maschi che nelle femmine, l’efficacia dell’immunoterapia fosse quantitativamente maggiore nei maschi.
L’analisi pubblicata ora da JAMA Oncology, che include 23 studi randomizzati, per un totale di 9.322 pazienti di sesso maschile e 4.399 pazienti di sesso femminile, ha invece documentato un beneficio molto simile sia nei maschi che nelle femmine, in termini di sopravvivenza globale.
Nell’interpretare il razionale e i risultati di analisi di questo tipo, va tenuto presente che le eventuali differenze di efficacia di tali farmaci (come di altri trattamenti) in base al sesso possono dipendere, in teoria, sia da differenze biologiche tra maschi e femmine, sia a differenti stili di vita e comportamenti (basti pensare alla diversa epidemiologia del fumo tra i due sessi), sia all’interazione tra tali fattori. Va premesso quindi che una metanalisi dei dati di letteratura ha l’ovvio limite, non disponendo dei dati individuali dei pazienti, di non poter esplorare in maniera precisa l’associazione tra sesso e efficacia del trattamento al netto di eventuali altri fattori confondenti.
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