30 Giugno 2009
ARRESTO: ISPESL, SEMPRE PIU’ MORTI SUL LAVORO
Sono 60.000 le persone che ogni anno muoiono per arresto cardiaco. La maggior parte dei decessi avviene durante il lavoro. E’ quanto emerge dai dati forniti da Ispesl-Irc, Gruppo Italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare. Secondo i dati forniti dal 118 di Bologna per ogni morto sul lavoro per causa traumatica ce n’e’ almeno un altro che muore per arresto cardiaco in orario di lavoro. L’eta’ media delle persone colpite e’ compresa fra i 37 e 59 anni. L’Ispel e Irc Comunita’, – alla luce dei dati emersi – firmano un accordo per facilitare la diffusione capillare della cultura dell’emergenza e del Primo Soccorso efficace. Nei cantieri edili e nelle fabbriche metal meccaniche sono, infatti, sempre di piu’ i casi in cui pur in presenza di testimoni, l’allertamento avviene in ritardo, rallentando cosi’ le manovre di soccorso, a causa della carente informazione riguardo al riconoscimento dei segni precoci e alle corrette modalita’ di chiamata del 118. In questa strategia di adeguamento e’ fondamentale che ogni luogo di lavoro sia dotato di un defibrillatore e di personale addestrato ad utilizzarlo.
Agi