lunedì, 4 novembre 2024
Medinews
26 Gennaio 2010

ANALISI PROTEOMICA DIFFERENZIALE NEL CARCINOMA EPATICO

L’espressione di proteine, principalmente coinvolte nelle vie metaboliche di detossificazione, metabolismo dei carboidrati e biotrasformazione di aminoacidi, nel tessuto tumorale è diversa dal tessuto sano e potrebbe rivelarsi utile nello sviluppo di nuove terapie. Scopo dello studio pubblicato nella rivista International Journal of Oncology (leggi abstract originale) era l’identificazione di proteine alterate associate allo sviluppo di carcinoma epatico. La diversa espressione proteica che si manifesta nel tessuto di epatocarcinoma e in quello epatico non tumorale è stata studiata da ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori CRO-IRCCS di Aviano in campioni prelevati da 20 pazienti attraverso elettroforesi bidimensionale fluorescente (2D-DIGE) associata a spettrometria di massa (MS). Gli spot (accumulo delle proteine espresse in maggiore o minore quantità), che mostravano una differenza di intensità del segnale di almeno 1.5 volte ed assumevano significato statistico (p < 0.05, t-test; intervalli di confidenza 95%), sono stati separati dal gel ed identificati con ‘finger-printing’ dei peptidi utilizzando spettrometria di massa MALDI-TOF. Nell’analisi sono stati identificati 36 spot proteici corrispondenti a 29 proteine alterate che appartenevano a vie metaboliche diverse. Le proteine espresse in difetto (n = 23) erano maggiori, in numero, di quelle espresse in eccesso (n = 6). Le principali vie metaboliche risultate alterate nel carcinoma epatico riguardavano la detossificazione, il metabolismo dei carboidrati e la biotrasformazione di aminoacidi. La sovra-espressione di aldo-chetoreduttasi 1C2, tioredoxina e transchetolasi, coinvolte in processi cellulari metabolici e regolatori che includono la proliferazione, la differenziazione e la carcinogenesi, era molto evidente. Queste proteine potrebbero rivelarsi quali biomarcatori molto utili per spiegare alcune modificazioni fisiopatologiche caratteristiche del carcinoma epatico e per lo sviluppo di nuovi approcci farmacologici.
TORNA INDIETRO