La malattia di vonWillebrand (MVW) è un comune disordine autosomico ereditario della coagulazione associato a sanguinamenti spontanei dalle mucose o traumatici. La malattia è causata da una deficienza quantitativa e qualitativa del fattore di vonWillebrand (VWF), glicoproteina essenziale per l’emostasi primaria deputata a fungere da ‘carrier’ per il fattore VIII (FVIII). In seguito alla caratterizzazione del fenotipo e all’identificazione delle mutazioni nel gene VWF nei pazienti con MVW, le nostre conoscenze sulla genetica e sulla biochimica di VWF e MVW sono notevolmente progredite. È nota l’importanza di specifiche regioni di VWF per l’interazione con altri componenti vascolari e ciò ha facilitato la formalizzazione della classificazione della MVW in 3 sottotipi, in base alla deficienza quantitativa (tipo 1 e 3) e qualitativa (tipo 2) del VWF. Le lesioni genetiche che la causano e la patologia molecolare associata sono state identificate in molti casi di variante qualitativa MVW di tipo 2 (2A, 2B, 2M, 2N) e nella deficienza quantitativa grave MVW di tipo 3. Nella deficienza quantitativa parziale, MVW tipo 1, lo scenario è meno chiaro: c’è una relazione variabile tra livelli plasmatici di VWF e sanguinamento, esiste una penetrazione incompleta ed una espressione variabile nelle famiglie colpite dalla malattia. Inoltre, il difetto molecolare che la causa è sconosciuto in un numero elevato di casi e, anche in quelli in cui la mutazione è conosciuta, la patologia molecolare associata non è necessariamente ben delineata. Queste linee guida, pubblicate nella rivista Haemofilia (per scaricare l’abstract originale clicca
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SIENEWS – numero 20 – 23 ottobre 2008