Analisi comparativa indica che i pazienti sottoposti a TARE-Y90 sono sopravvissuti più a lungo rispetto a quelli sottoposti a TACE, entrambe eseguite per abbassare lo ‘score’ MELD per il trapianto
La chemioembolizzazione (TACE) ed altre terapie ablative sono utilizzate routinariamente nel ‘downstaging’ dallo stadio UNOS (United Network for Organ Sharing) T3 a T2, rendendo quindi potenzialmente candidati per il trapianto i pazienti affetti da malattia epatica all’ultimo stadio secondo il modello UNOS (MELD). Lo studio pubblicato nella rivista American Journal of Transplantation (leggi abstract originale) è servito a comparare l’efficacia del ‘downstaging’ con TACE rispetto alla radioembolizzazione transarteriosa (TARE). Radiologi del Northwestern Memorial Hospital, Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center di Chicago hanno arruolato 86 pazienti, randomizzati a TACE (n = 43) o TARE associato a microsfere di Yttrio-90 (TARE-Y90, n = 43). Le dimensioni medie del tumore erano simili nei due gruppi (TACE: 5.7 cm; TARE-Y90: 5.6 cm), mentre le percentuali di risposta parziale favorivano la TARE-Y90 rispetto a TACE (61% vs 37%). Il ‘downstaging’ a UNOS T2 è stato ottenuto nel 31% dei pazienti trattati con TACE e nel 58% di quelli trattati con TARE-Y90. Il tempo alla progressione, in accordo con i criteri UNOS, non era statisticamente differente nei due gruppi (18.2 mesi per TACE vs 33.3 mesi per TARE-Y90; p = 0.098). La sopravvivenza libera da eventi invece era significativamente più lunga nel gruppo trattato con TARE-Y90 che in quello sottoposto a TACE (17.7 mesi vs 7.1 mesi; p = 0.0017) e così anche la sopravvivenza globale (rispettivamente: ‘censored’ 35.7 vs 18.7 mesi, p = 0.18; ‘uncensored’ 41.9 vs 19.2 mesi, p = 0.008). Gli autori dello studio indicano quindi la TARE-Y90 quale metodica migliore per il ‘downstaging’ del carcinoma epatico da UNOS T3 a T2.Liver Cancer Newsgroup – Numero 8 – Agosto 2009