24 Giugno 2013
AIOM: “IN SICILIA IN SICILIA I TAGLI PESANO SULLA QUALITÀ DELLE CURE. RISPARMI DAI BIOSIMILARI, MA ATTENZIONE ALLA SICUREZZA”
Per il 90% degli oncologi siciliani, i tagli alla sanità nella Regione potrebbero incidere sulle capacita’ di curare al meglio i malati di cancro. E’ quanto è emerso da un sondaggio dell’AIOM, al quale hanno risposto circa il 45% degli oncologi operanti in regione. I dati sono stati illustrati in un seminario a Catania, seconda tappa del tour nazionale promosso dall’AIOM con il patrocinio della SIFO e della SIF. Dall’indagine risulta il 92% degli oncologi utilizza farmaci biotecnologici e il 62% ritengono che la decisione sull’eventuale sostituibilità con i biosimilari debba essere di esclusiva competenza dello specialista. Il livello di conoscenza dei biosimilari nell’isola è superiore rispetto alla media nazionale: il 68% degli specialisti ne danno una definizione corretta (il dato italiano è del 24%). Per il 68% la prossima introduzione dei biosimilari di anticorpi monoclonali può favorire il contenimento dei costi, anche se il 26% sostengono che sia più utile cercare margini di risparmio in altre voci di spesa. Il tema della sicurezza per i pazienti resta centrale. Per il 38% degli specialisti infatti le maggiori criticità legate all’uso dei biosimilari derivano dal fatto che diversa potrebbe essere l’efficacia rispetto all’originatore, per il 20% potrebbero avere un diverso grado di immunogenicità, il 12% temono possibili allergie, mentre il 30% non ravvisano criticità. “I biosimilari attualmente disponibili, ad esempio le eritropoietine e gli ormoni della crescita di cui abbiamo esperienza clinica – ha affermato il Presidente della Fondazione AIOM Carmelo Iacono -, derivano da composti originatori con struttura biologica più semplice rispetto a quanto non siano gli originatori degli anticorpi monoclonali, i cui prodotti biosimilari saranno commercializzati nei prossimi anni. Con il tour itinerante in nove Regioni vogliamo migliorare il livello di informazione dei clinici e dei farmacisti ospedalieri, confrontarci insieme con gli uffici dell’assessorato alla sanità con l’obiettivo di fornire ai clinici ed agli amministratori strumenti utili nella pratica quotidiana”. “L’AIOM – ha spiegato il coordinatore regionale AIOM Sicilia Roberto Bordonaro, – è stata tra le prime società scientifiche ad approfondire il tema dei biosimilari, li ritiene utili nel contesto della ottimizzazione delle risorse disponibili ma non si astiene dal rivendicare un controllo scientifico costante sul loro utilizzo. È prioritario continuare le iniziative di comunicazione per far sì che gli specialisti italiani abbiano maggiori mezzi conoscitivi per poter giudicare questi prodotti. Infatti promuovere informazione e cultura sui biosimilari di anticorpi monoclonali rappresenta l’azione più importante che una società scientifica come l’AIOM deve intraprendere su un argomento così delicato, come sottolineato dal 65% degli intervistati”.