martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
10 Luglio 2012

AIOM E FAVO, “PER I NUOVI FARMACI BASTA L’OK EUROPEO E ITALIANO”

La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha impegnato il Governo “ad intervenire, nell’ambito delle proprie competenze, affinché l’effettiva disponibilità dei nuovi farmaci antitumorali sia garantita in tutte le Regioni immediatamente dopo la loro registrazione da parte dell’AIFA – a garanzia dell’uniformità assistenziale sancita dalla Carta costituzionale – dato che si tratta di presidi farmaceutici che hanno già ricevuto una valutazione positiva, a livello sia europeo sia nazionale”. La Commissione di Palazzo Madama ha così accolto il grido d’allarme sulle gravi diversità di accesso ai “nuovi” farmaci antitumorali tra le Regioni lanciato dalla FAVO nella VII Giornata nazionale del malato oncologico. Una situazione dovuta a differenti meccanismi di valutazione per l’inserimento dei nuovi medicinali nei PTR. In una lettera inviata al Ministero della Salute, prof. Renato Balduzzi, la FAVO, insieme AIOM e alla SIE, ha denunciato questa situazione preoccupante. “Apprezziamo la capacità delle Istituzioni – hanno affermato Stefano Cascinu, Presidente AIOM e Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO – di ascoltare la voce dei pazienti, che non possono essere lasciati soli”. “Tali difformità – si legge nella mozione approvata dal Senato -, dipendono dall’inessenziale ripetizione costituita da un terzo livello di valutazione nelle Regioni dotate di un proprio prontuario terapeutico farmaceutico, ad opera di commissioni localmente costituite, la cui competenza scientifica e completezza di documentazione non possono certo essere superiori a quelle dell’EMA e dell’AIFA. Tale inessenziale valutazione di terzo livello determina, nelle Regioni dove è vigente, ritardi pregiudizievoli per la salute dei malati di tumore ed è in palese contrasto con l’atto d’intesa, con il quale le Regioni si sono impegnate a ridurre le diseguaglianze” è evidenziato nella mozione.
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