martedì, 22 ottobre 2024
Medinews
28 Maggio 2013

AIOM-AIRO-SICO: “UNA RETE FRA I CENTRI PER RISPARMIARE RISORSE”

Il costo del cancro nell’Unione Europea è pari a 124 miliardi di euro ogni anno. Solo il 36% è dovuto a farmaci, ricoveri e interventi chirurgici. Il 44% infatti è da ricondurre alla mancata produttività dei malati e il 20% a quella dei familiari. La lotta ai tumori passa anche attraverso una corretta pianificazione della spesa. Nel mondo nel 2010 le uscite complessive per i pazienti oncologici sono state pari a 290 miliardi di dollari. Ma quanto costa nel nostro Paese curare una persona colpita dal cancro? In Italia manca ancora una stima delle risorse assorbite dalla malattia, indispensabile per poter redigere un budget annuale da assegnare all’oncologia e far fronte alle difficoltà create dalla spending review. Per questo l’AIOM ha promosso uno studio per analizzare la spesa farmaceutica oncologica negli ultimi 3 anni in Italia e nelle singole Regioni. La sostenibilità del sistema è messa a rischio anche dallo stallo in cui si trovano le reti oncologiche regionali, finora rimaste solo sulla carta. Proprio il tema dell’uso razionale delle risorse è al centro del dibattito della I Conferenza Nazionale dell’Oncologia Clinica Italiana, che ha riunito a Roma fino al 25 maggio le tre principali società scientifiche che si occupano di patologie neoplastiche, l’AIOM, l’AIRO e la SICO. “È necessario realizzare una vera integrazione fra le varie discipline, che deve diventare lo standard di riferimento nella cura di una malattia che ogni anno in Italia fa registrare 364mila nuovi casi e 175mila decessi – ha affermato il presidente AIOM Stefano Cascinu -. E lo strumento è rappresentato dalle reti oncologiche regionali. Vogliamo procedere ad una revisione critica delle strutture esistenti sul territorio nazionale. Solo così potremo risparmiare e garantire alti standard qualitativi su tutto il territorio. Finora però ha visto la luce solo il 5% dei progetti iniziali per la costruzione di questi network. Serve una svolta, perché i costi cominciano a diventare insostenibili. La nostra società scientifica con una specifica pubblicazione annuale, ‘I numeri del cancro in Italia’, stima il numero di nuove diagnosi e di decessi, ma vogliamo capire anche quanto costa ogni neoplasia. Il nostro studio sulla spesa farmaceutica è un’iniziativa indispensabile per definire l’entità del budget nazionale per l’oncologia e capire come le nuove terapie possano essere introdotte bilanciando l’aggravio finanziario con i risparmi, legati anche all’impiego di farmaci generici e biosimilari. In questo modo potremo offrire alle Istituzioni uno strumento per distribuire al meglio i fondi”.
TORNA INDIETRO