20 Luglio 2009
AIFA, INSEDIATO IL NUOVO CDA
Si è insediato giovedì 16 luglio il nuovo cda dell’Agenzia italiana del farmaco. La cerimonia di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione si è svolta presso la sede dell’AIFA alla presenza del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, del direttore generale professor Guido Rasi, del nuovo presidente del cda professor Sergio Pecorelli, dei componenti professoressa Gloria Saccani Jotti, dottor Giovanni Bissoni, professor Claudio De Vincenti, dottor Romano Colozzi e dei componenti del collegio dei revisori dei conti dottor Sergio Galimberti, dottor Antonio Mesetto, dottor Mario Basili. “L’impegno che il consiglio assume di fronte al viceministro Fazio – ha spiegato Pecorelli – è senz’altro quello di migliorare lo sviluppo dell’attività regolatoria nel suo complesso (registrazione, prezzi e rimborso) anche in un’ottica di HTA e di promuovere la ricerca no profit, vale a dire quella ricerca che avrebbe difficoltà a essere condotta da altre fonti per carenza di interesse di mercato. Di fronte abbiamo nuove sfide dettate anche dallo sviluppo di nuove tecnologie e dalla farmacogenomica. Agenzie regolatorie e sistema produttivo dovranno adeguare strutture e strategie poiché con i nuovi orizzonti aperti dalla medicina molecolare le terapie del futuro non saranno più rivolte a vaste popolazioni utilizzatrici ma sempre più mirate ai singoli soggetti. E la definizione molecolare di malattia determinerà anche il cambiamento del concetto di uso off label dei farmaci che non definirà più l’impiego del farmaco al di fuori delle indicazioni registrate ma al di fuori del target. L’AIFA quindi si troverà in un contesto in profondo mutamento a dover dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini e all’industria. Non bisogna dimenticare, infatti, che rendere di nuovo attrattivo il nostro Paese per gli investimenti in ricerca e sviluppo significa anche garantire ricadute positive sulla salute del cittadino, e questa è la nostra mission. Promuovere la ricerca no profit, la ricerca indipendente costituisce un altro valore fondante in tal senso purché si tratti di studi che possano essere aderenti alle funzioni istituzionali dell’Agenzia e abbiano una ricaduta concreta in tempi congrui sulle possibilità di cura offerte ai malati”. Il presidente Pecorelli ha poi ricordato l’importanza del ruolo internazionale assunto dall’AIFA anche in ambito extraeuropeo, “Ritengo fondamentale la presenza autorevole dell’AIFA non solo in ambito Emea, poiché si tratta di un coinvolgimento dovuto, ma anche in sede internazionale come è avvenuto al Drug Information Association di San Diego, un evento particolarmente rilevante che consente un confronto di altissimo livello tra Istituzioni, l’industria e altri stakeholder”.