sabato, 7 settembre 2024
Medinews
2 Ottobre 2012

AFLIBERCEPT COMBINATO A FOLFIRI IN SECONDA LINEA DI TERAPIA DEL TUMORE COLORETTALE METASTATICO GIÀ TRATTATO CON OXALIPLATINO

L’utilizzo di aflibercept in combinazione a fluorouracile, leucovorin e irinotecan (FOLFIRI) offre un significativo beneficio di sopravvivenza rispetto alla chemioterapia standard nei pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto precedentemente trattato con regimi contenenti oxaliplatino. Il trattamento standard di questo tumore è, in genere, rappresentato da chemioterapia contenente fluoro-pirimidine, come FOLFIRI in infusione, oppure fluorouracile, leucovorin e oxaliplatino spesso combinati a bevacizumab o un anticorpo monoclonale per il recettore del fattore di crescita epidermico. Nello studio randomizzato di fase III, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology (leggi abstract), i ricercatori hanno esaminato gli effetti dell’introduzione di un nuovo agente anti-angiogenico, aflibercept (noto negli Stati Uniti come ziv-aflibercept), al regime FOLFIRI in pazienti con cancro metastatico del colon-retto, precedentemente trattati con oxaliplatino, inclusi i pazienti che avevano ricevuto bevacizumab. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere aflibercept (4 mg/kg endovena; 612 pazienti) o placebo (614 pazienti) ogni 2 settimane in combinazione con FOLFIRI. Il trattamento è stato somministrato fino a progressione della malattia o a tossicità inaccettabile. Endpoint primario era la sopravvivenza globale. L’aggiunta di aflibercept a FOLFIRI ha significativamente migliorato la sopravvivenza globale rispetto al solo regime FOLFIRI (hazard ratio [HR] 0.817, IC 95.34%: 0.713 – 0.937; p = 0.0032) con tempi mediani di sopravvivenza rispettivamente di 13.50 vs 12.06 mesi. Aflibercept, inoltre, ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione (PFS; HR 0.758, IC 95%: 0.661 – 0.869; p < 0.0001), con tempi mediani di PFS rispettivamente di 6.90 vs 4.67 mesi. Gli effetti sulla sopravvivenza globale e sulla PFS mostravano un potente trend nelle analisi pre-specificate di sottogruppo, che includevano pazienti precedentemente trattati con bevacizumab. Il tasso di risposta è risultato di 19.8% (IC 95%: 16.4 – 23.2) con aflibercept combinato a FOLFIRI rispetto a 11.1% (IC 95%: 8.5 – 13.8) con FOLFIRI e placebo (p = 0.0001). Gli eventi avversi riportati dai pazienti trattati con aflibercept combinato a FOLFIRI includevano quelli caratteristici di una inibizione del fattore di crescita endoteliale vascolare e riflettevano un’aumentata incidenza di alcune tossicità legate alla chemioterapia. In conclusione, gli autori dello studio hanno osservato un beneficio di sopravvivenza statisticamente significativo con aflibercept combinato a FOLFIRI rispetto a solo FOLFIRI nei pazienti con tumore metastatico del colon-retto precedentemente trattati con oxaliplatino.
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