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3 Luglio 2012

ACCURATEZZA DIAGNOSTICA DEL LINFONODO SENTINELLA NEL CANCRO ENDOMETRIALE USANDO TRACCIANTE PER VIA ISTEROSCOPICA

Serie retrospettive e prospettive di pazienti hanno indicato la validità dell’identificazione del linfonodo sentinella tra i linfonodi pelvici nel cancro endometriale con l’utilizzo di iniezioni cervicali di tracciante radioattivo. I ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano hanno invece condotto uno studio prospettico per valutare la percentuale di rilevamento e l’accuratezza diagnostica della procedura di identificazione del linfonodo sentinella con iniezione di radioisotopo (tecnezio) per via isteroscopica nelle pazienti con cancro endometriale. La valutazione del linfonodo sentinella è stata effettuata durante la procedura chirurgica, prima di eseguire la dissezione pelvica e para-aortica sistematica. I linfonodi sentinella sono stati esaminati con metodi standard e immunoistochimici. Endpoint primario dello studio pubblicato sulla rivista Gynecologic Oncology (leggi abstract originale) era la stima della sensibilità e del valore predittivo negativo della biopsia del linfonodo sentinella. Tra il 2005 e il 2010, sono state arruolate 80 pazienti consecutive, che non hanno manifestato alcuna complicanza grave durante o dopo l’iniezione di tracciante o durante la biopsia chirurgica del linfonodo sentinella. Almeno un linfonodo sentinella è stato rilevato in 76 delle 80 pazienti eleggibili, ma 59 erano valutabili secondo il protocollo di studio. Dieci di queste pazienti (17%) avevano metastasi linfonodali e 33 (56%) mostravano linfonodi sentinella in area para-aortica. Il valore predittivo negativo è risultato pari al 98% (IC 95%: 89.4 – 100) e la sensibilità al 90% (IC 95%: 55.5 – 99.8). In conclusione, l’identificazione del linfonodo sentinella nelle pazienti con cancro endometriale dopo iniezione di tracciante per via isteroscopica presenta elevata sensibilità e valore predittivo negativo. L’identificazione del 56% di linfonodi sentinella in area para-aortica suggerisce, secondo gli autori, una maggiore sensibilità in quest’area quando si utilizza la via isteroscopica rispetto all’iniezione cervicale.
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