Pescara, 28 novembre – Nonostante l’incremento delle donazioni di sangue registrate negli ultimi anni l’Abruzzo resta una regione non autosufficiente. Il punto sul fabbisogno di emocomponenti in Abruzzo è stato tracciato nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Fidas Pescara in occasione del suo venticinquesimo anno di attività. Nel corso dell’incontro, che è stato presentato dal giornalista di Rai 1 Franco Di Mare, è emerso che il fabbisogno in Abruzzo è di circa 52mila unità di globuli rossi; a Pescara e provincia di circa 13.750 unità. Nel 2007 sono state richieste ad altre regioni 500 unità di sangue, servono inoltre più di 6500 unità di plasma da aferesi. Nello specifico la Fidas Pescara, che conta 7mila donatori, copre il 66% delle richieste e di emocomponenti del comprensorio pescarese, il 22% delle richieste regionali e il 70% del fabbisogno di piastrine della regione. Le tre federate Fidas presenti in Abruzzo (Teramo, Giulianova e Pescara) coprono il 36% del fabbisogno di emocomponenti dell’intera regione. Il direttore del dipartimento di medicina trasfusionale dell’ospedale civile di Pescara Antonio Iacone ha parlato di “una carenza di sangue stimata per 500-1000 unità/anno e di almeno 6000 unità di plasma da aferesi. Le richieste trasfusionali – ha aggiunto – legate alle terapie avanziate sempre più aggressive sono in aumento: circa l’8% in più nell’ultimo anno. Per questo motivo occorre produrre ulteriori sforzi nella sensibilizzazione di nuovi donatori”. Il primario di ematologia dell’ospedale di Pescara Giuseppe Fioritoni ha sottolineato che il suo reparto e i laboratori del centro trasfusionale “sono da sempre impegnati nella ricerca di nuove terapie per le malattie ematologiche. Senza ulteriori donazioni di sangue – ha proseguito – non solo faremo fatica a salvare delle vite ma non potremo avanzare sulla strada delle terapie innovative sia mediche che trapiantologiche”. L’obiettivo della Fidas di Pescara è quello “di avere – ha spiegato Simonetta Ferri, presidente dell’associazione – mille donatori in più nei prossimi tre anni”. Per questo è stata programmata una campagna pubblicitaria innovativa e una attività di formazione e prevenzione nelle scuole medie e superiori.
SIEnews – Numero 23 – 4 dicembre 2008