Salvage radiotherapy (SRT) is a standard of care for men who recur postprostatectomy, and recent randomized trials have assessed the benefit and toxicity of adding hormone therapy (HT) to SRT with differing results. To perform a systematic review of randomized phase III trials of the use of SRT ± HT and generate a framework for the use of HT with SRT. Systematic literature searches were conducted on February 15, 2017 in three databases (MEDLINE … (leggi tutto)
Una percentuale variabile tra il 15 e il 40% dei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale va incontro a recidiva biochimica entro i primi 5 anni. Sulla base dei dati di letteratura disponibili è ad oggi difficile stabilire quali tra questi pazienti debbano ricevere un trattamento radioterapico di salvataggio esclusivo, quali una terapia combinata (radioterapia ed ormonoterapia) o la sola terapia ormonale. La revisione sistematica pubblicata da Spratt e colleghi su European Urology ha sintetizzato i dati ottenuti da due studi clinici randomizzati di fase III che hanno confrontato l’efficacia della radioterapia di salvataggio da sola o in associazione alla terapia ormonale: RTOG 9601 e GETUG-AFU 16. Nello studio RTOG-9601, 761 pazienti sono stati randomizzati a ricevere radioterapia di salvataggio sulla loggia prostatica da sola o in associazione a terapia anti-androgenica (bicalutamide 150 mg/die per 24 mesi). I 743 pazienti arruolati nello studio GETUG-AFU 16 sono invece stati randomizzati a ricevere radioterapia di salvataggio in associazione o meno a LHRH-analogo (goserelina 10,8 mg ogni 12 settimane per 6 mesi). Lo studio RTOG 9601 ha dimostrato un vantaggio in sopravvivenza globale a favore dell’associazione di radio- ed ormonoterapia rispetto alla sola radioterapia, con un beneficio assoluto del 5%. Lo studio GETUG-AFU 16 ha invece riportato un vantaggio in termini di sopravvivenza libera da progressione ma non di sopravvivenza globale. Entrambi i trial hanno individuato dei sottogruppi di pazienti che hanno maggiormente beneficiato del trattamento ormonale, ed in particolare pazienti con valori di PSA pre-trattamento più elevati, maggior valore di Gleason score e interessamento dei margini chirurgici. Sulla base di questi fattori prognostici gli autori della revisione sistematica hanno costruito e proposto un algoritmo terapeutico.La revisione sistematica mette in evidenza come non tutti i pazienti beneficino dell’aggiunta della terapia ormonale alla tradizionale radioterapia di salvataggio. La selezione dei pazienti da avviare a ciascun tipo di trattamento deve pertanto tener conto di fattori prognostici legati alla neoplasia (PSA, Gleason score, margini di resezione), caratteristiche del paziente (aspettativa di vita, comorbilità) e tossicità attesa dai trattamenti. Rimane inoltre da definire quale sia la terapia ormonale da utilizzare e quale la durata ottimale del trattamento. Per rispondere a queste domande si attendono i risultati dei trial clinici RADICALS e NRG GU-006.