30 Agosto 2010
“1 MISSION 1 MILLION” PER PREVENIRE GLI ICTUS DA FIBRILLAZIONE ATRIALE
La Campagna 1 Mission 1 Million lancia dall’ESC 2010 un appello mondiale: ridurre fino a 1 milione il numero di ictus legati a Fibrillazione Atriale (FA). Questa iniziativa, innovativa ed unica nel suo genere, mira ad incoraggiare la presentazione di idee e progetti per sensibilizzare e aumentare la conoscenza del crescente rischio di ictus dovuto a fibrillazione atriale e a migliorare la gestione di questa patologia. I progetti dovranno essere presentati online sul sito www.heartofstroke.com entro il 31 dicembre 2010; entro febbraio 2011, una commissione composta da cardiologi ed esponenti delle Associazioni di Pazienti, selezionerà 32 proposte che entro giugno 2011 saranno votate dal pubblico (sempre sul sito): in palio 32 premi, da 10.000 fino a 100.000 euro, per un totale di 1 milione. I progetti più votati si aggiudicheranno i fondi per la loro implementazione. Inoltre il gruppo di esperti selezionerà 7 progetti detti “Expert Picks”– degni di un riconoscimento speciale. Ogni anno, circa tre milioni di persone nel mondo sono colpite da ictus dovuto a fibrillazione atriale: una persona ogni 12 secondi. Un ultraquarantenne su quattro sviluppa FA, la più comune anomalia del ritmo cardiaco che causa un aumento o una diminuzione irregolare della frequenza cardiaca, le persone che ne sono affette presentano un rischio di ictus cinque volte maggiore rispetto a chi non lo presenta e spesso l’evento è più grave e conduce a maggiore disabilità. Tre ictus su quattro legati a FA possono essere prevenuti, ma molti pazienti non ne sono consapevoli e non agiscono tempestivamente. “Molte persone non sono coscienti del rischio che corrono e delle gravi conseguenze che un ictus legato a FA potrebbe avere – evidenzia il Prof. Roberto Ferrari, presidente ESC, Direttore della clinica cardiologica dell’Università di Ferrara e membro del comitato di esperti ‘1 Mission 1 Million’ – investire sull’educazione e sul finanziamento di progetti sul territorio, può incidere in modo significativo su quanti sono colpiti da FA.” “La sensibilizzazione può favorire la diagnosi precoce, garantendo le cure adeguate ad un maggior numero di pazienti per prevenire così ictus evitabili – sottolinea il Prof. Günter Breithardt, della World Heart Federation e membro del comitato degli esperti – Le iniziative in questo campo non solo migliorano la qualità della vita dei pazienti ma riducono i costi a carico dei servizi sanitari mondiali”.