martedì, 22 ottobre 2024
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21 Novembre 2019

MEDICINA D’URGENZA: BRESCIA CAPITALE DELLA FORMAZIONE E RICERCA

“Forniamo agli studenti e giovani medici gli strumenti per saper utilizzare con capacità critica le tecnologie più moderne ed avanzate”

Brescia, 21 novembre 2019 – Formazione e Ricerca, Università e Ospedale. Sono queste le quattro parole d’ordine che ruotano intorno ai Pronto Soccorso e i reparti di Medicina di Urgenza: strutture sanitarie che offrono incredibili opportunità di insegnamento per i medici di domani. Per due giorni l’Aula Magna dell’Università di Brescia ospita il convegno nazionale della Academy of Emergency Medicine and Care ( AcEMC) La Formazione e la Ricerca in Medicina d’Urgenza: un connubio imprescindibile. L’evento si svolge dal 20 al 22 novembre e vede la partecipazione di oltre 100 relatori da tutta Italia. “La formazione dei professionisti di domani è particolarmente importante in un settore delicato come quello della medicina d’emergenza e urgenza – affermano la prof.ssa Maria Lorenza Muiesan, Direttore della Scuola di specializzazione di Medicina d’urgenza dell’Università di Brescia ed il Dottor Ciro Paolillo, Direttore del Pronto Soccorso degli Spedali Civili di Brescia Direttori Scientifici del convegno di Brescia -. E’ fondamentale riuscire a fornire agli studenti e giovani medici gli strumenti per saper utilizzare con capacità critica le tecnologie più moderne ed avanzate. Al tempo stesso va ottimizzata l’abilità clinica per cogliere gli aspetti essenziali dei vari esami e indagini diagnostiche svolte. Siamo fieri che la nostra Università ed il nostro Ospedale possano ospitare un così prestigioso appuntamento scientifico nazionale. L’obiettivo finale del convegno è esplorare il mondo della formazione e della ricerca unendo sempre le competenze di università e ospedale. Sono discusse le nuove opportunità diagnostiche e terapeutiche di numerose emergenze, spaziando dall’ingresso al Pronto Soccorso fino alla gestione in reparto. Tutti questi argomenti sono trattati in modo multidisciplinare e quindi da diversi professionisti medici”.
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