martedì, 22 ottobre 2024
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8 Novembre 2012

CHIRURGIA BARIATRICA, NIENTE RISCHI PER LE OSSA . L’ESPERTO: PERDERE PESO SALVA ANCHE LO SCHELETRO

Firenze, 8 novembre 2012 – “Il pericolo di alterazioni ormonali è un problema noto e facilmente gestibile dai centri specializzati che effettuano gli interventi. I pazienti sono seguiti tutta la vita, per questo si possono correggere efficacemente eventuali squilibri”.

Firenze, 8 novembre 2012 – “Le operazioni di chirurgia dell’obesità non solo permettono di evitare malattie cardiovascolari e risolvono nel 90% il diabete, ma hanno anche una valida funzione protettiva contro le patologie osteo-articolari. Eliminare i chili di troppo, infatti, riduce i danni all’apparato scheletrico e migliora la mobilità dei pazienti”. E’ questo il commento a un recente studio australiano di Marcello Lucchese, Direttore della chirurgia bariatrica e metabolica del Policlinico “Careggi” di Firenze e Presidente della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche (SICOB). La ricerca, pubblicata sulla rivista Obesity Reviews, sostiene che la chirurgia dell’obesità può causare, in alcuni casi, la perdita della massa ossea. Secondo i ricercatori del Garvan Institute of Medical Research di Sydney, interventi come il bendaggio o il by pass gastrico, provocando alterazioni ormonali, possono incidere negativamente sulla salute delle ossa, indebolendole. “E’ vero, in alcuni casi questo può avvenire – continua Lucchese – ma si tratta di una condizione facilmente risolvibile. Il pericolo della carenza di calcio dopo un intervento può verificarsi solo quando ci si rivolge a centri non specializzati, che non seguono adeguatamente i loro pazienti una volta operati. Chi è stato sottoposto a un’operazione di chirurgia bariatrica, infatti, deve pretendere controlli periodici dalle strutture in cui è stato curato e dove sarà seguito per tutta la vita. Il metabolismo del calcio è un parametro che dovrebbe essere sempre e costantemente monitorato”.

“La chirurgia dell’obesità è il più valido trattamento contro il grave eccesso di peso – ricorda Lucchese -. La raccomandazione della nostra società scientifica ai pazienti, per non correre rischi inutili, è quella di rivolgersi a strutture accreditate dalla SICOB, in grado di controllare la qualità delle cure prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. A questo proposito vorrei ribadire che la nostra Società da tempo chiede alle Istituzioni sanitarie la creazione di una rete nazionale di centri di chirurgia bariatrica per poter ottimizzare, soprattutto in questo periodo di spending review, le risorse sanitarie, economiche ed umane”.
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