Il cancro si combatte anche pedalando in bicicletta lungo la storica Via Francigena. Cinque ciclisti saranno impegnati in un tour di sette tappe da Maranello (MO) fino a Piazza San Pietro a Roma. L’obiettivo è sensibilizzare gli amanti dello sport all’aria aperta sull’importanza della prevenzione e del sostenere la ricerca scientifica in ambito oncologico. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata ed è stata ideata proprio da cinque atleti che partecipano al tour ciclistico, lungo l’Italia centrale. La partenza è prevista per oggi, dalla Provincia di Modena, e l’arrivo nella Capitale sarà il prossimo 4 di ottobre. “Contro i tumori la ricerca e la prevenzione risultano fondamentali – afferma il prof. Paolo Marchetti, Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata-FMP -. Attraverso il nostro viaggio vogliamo diffondere una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio e promuovere uno stile di vita più sano. Una corretta alimentazione è importante così come lo sono limitare il consumo di alcol, mantenere un peso corporeo giusto e ovviamente non fumare. Infine anche l’attività fisica ha dimostrato di avere un ruolo protettivo nei confronti dell’insorgenza di molte neoplasie”.
Marco Zanotti, Marco Micheli, Nicola Franco, Damiano Scarabelli e Mauro Giannotti saranno i quattro ciclisti impegnati nell’iniziativa. “Ringraziamo i nostri atleti che con il loro esempio ci aiuteranno a diffondere un sano messaggio di prevenzione della salute – prosegue Marchetti -. Con la biciclettata vogliamo poi raccogliere fondi e sostenere la ricerca clinica contro il cancro. I tumori sono oltre 200 diverse malattie con delle caratteristiche specifiche che variano anche in base al singolo caso di patologia. E’ perciò cruciale riuscire a sviluppare nuove terapie e trattamenti in grado di migliorare la prospettiva e la qualità della vita. La nostra Fondazione è una realtà scientifica impegnata nel riformulare l’approccio standard al cancro con interventi studiati a misura dei singoli pazienti. Siamo sempre più conviti che sia questo il “fil rouge” che deve guidare la ricerca oncologica. Infatti se negli ultimi anni sono stati ottenuti risultati molto positivi, anche per tumori particolarmente aggressivi, lo dobbiamo anche alla “personalizzazione” delle cure. Ogni donazione che riceveremo contribuirà finanziare studi clinici indipendenti che possono davvero fare la differenza nella vita di milioni di persone. La Fondazione ringrazia tutto coloro che offriranno le loro donazioni e partecipano all’iniziativa”.