SINTESI DELL’INTERVENTO DEL PROF. FRANCO PIGNATTI
Altri esempi di associazione di polimorfismi comuni a malattia cardiovascolare sono relativi a varianti nei geni dei fattori II e V della coagulazione (F II e F V) e rischio di trombosi vascolare, nel gene ACE (enzima di conversione dell’angiotensina) e rischio di stenosi della arteria renale in pazienti ipertesi, nel gene dell’angiotensinogeno e infarto del miocardio in pazienti con aterosclerosi coronarica, nel gene APOC3 (apolipoproteina C III) e coronaropatia, ed altri ancora.
I test genetici predittivi di malattie cardiovascolari sono oggi una delle tipologie di diagnosi genetica molecolare più richiesta nel nostro paese: la analisi di mutazione nei geni MTHFR, FV e FII si classificano rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto nel più recente censimento nazionale effettuato dalla Società Italiana di Genetica Umana, riferito all’anno 2000 (i dati sono disponibili in rete al sito http://sigu.univr.it alla voce laboratori italiani).