A Berlino, 24mila delegati al congresso della Società Europea di Cardiologia
In aumento angina instabile e gli “attacchi‘leggeri’, in calo i più gravi. Dopo quelle americane, cambiano le linee guida continentali…
L’infarto più pericoloso è rilevabile all’elettrocardiografo per l’alterazione caratteristica di un tratto del grafico e va trattato con farmaci trombolitici. “Nelle altre manifestazioni della sindrome – spiega Maggioni -, causate da un’occlusione parziale o temporanea della coronaria, si deve somministrare acido acetil salicilico e clopidogrel, sia che si preveda o meno di intervenire successivamente con interventi di angioplastica o by-pass. Il trattamento farmacologico con clopidogrel – conclude Maggioni – mira alla cura dell’angina instabile e serve ad evitare infarto, ictus e recidive, può variare a seconda dei sintomi e deve essere somministrato prima possibile, in aggiunta o in sostituzione della terapia antitrombotica tradizionale a base di aspirina ed eventualmente altri farmaci utilizzati per la cura dell’aterosclerosi coronarica, cioè eparina, ACE-inibitori e statine”.
Attualmente il clopidogrel è rimborsato come farmaco salvavita in molti Paesi europei, con l’esclusione dell’Italia. La nuova indicazione nella sindrome coronarica acuta è già stata accettata dagli enti competenti americano ed europeo (Fda e Emea); l’aggiornamento delle linee guida continentali da parte dell’ESC riunita a Berlino arriva pochi mesi dopo l’analogo provvedimento preso dall’American College of Cardiology.
In Italia le manifestazioni più rilevanti della sindrome coronarica acuta, infarti e attacchi di angina, nel 2000 hanno provocato complessivamente 70mila decessi e 150mila ricoveri, con un costo per il sistema sanitario di circa 484 milioni di euro.
Per informazioni:
Intermedia
Tel. 030.226105