SINTESI DELL’INTERVENTO DEL PROF. TORELLO LOTTI
Alla luce di questa indicazione originaria, la presidenza delle terme e il sindaco di Montecatini hanno quindi pensato di sviluppare una serie di ricerche sulle qualità dermatologiche e cosmetologiche delle sue acque. La curiosità dei dermatologi si è orientata soprattutto verso la prima piscina termale, fatta costruire dal gran duca Leopoldo e riempita con un’acqua che sgorga alla temperatura di 34.8° e che prende il nome di acqua Leopoldina. Gli studi condotti da un’equipe di ricercatori europei e americani, ha portato a risultati eccellenti quanto sorprendenti in campo dermatologico, tali da spingerci a rilanciare Montecatini con un’indicazione diversa da quella squisitamente idropinica. I risultati a cui mi riferisco riguardano in particolare la psoriasi, la dermatite atopica, la dermatite seborroica e la guarigione delle ferite.
Gli esperimenti, pubblicati su alcune delle più importanti e accreditate riviste di dermatologia, e di cui proponiamo un’ampia sintesi in cartella stampa, hanno dimostrato inequivocabilmente l’efficacia antiossidante e antinfiammatoria dell’acqua. Va inoltre sottolineato che non solo queste ricerche sono state condotte per la prima volta a Montecatini, ma che nessun’altra struttura termale al mondo può vantare studi del genere. Delle 302 Terme presenti in Italia, quelle con una ricerca dermatologia di rilievo sono solo Comano, Acque Albume e Abano, le altre 299 non sono supportate da nessun tipi di ricerca accreditata.