27 Febbraio 2002
SINTESI DELL’INTERVENTO DEL DR. OVIDIO BRIGNOLI
. I tumori rappresentano senza dubbio uno degli esempi migliori in cui questo approccio può dare maggiori risultati. E’ risaputo, infatti, che la prevenzione rimane l’arma migliore per evitare l’insorgere di queste malattie. Il medico di medicina generale è il solo che può – conoscendo le caratteristiche, la storia familiare, le abitudini di vita del paziente – consigliare stili di vita appropriati, eventuali accertamenti strumentali e indirizzarlo quando necessario il più precocemente possibile allo specialista. Inoltre, le patologie familiari, l’abitudine al fumo, l’abuso di alcol, possono rivelare il rischio individuale di ammalarsi di un tumore piuttosto che di un altro. Il medico di medicina generale, quindi, è in grado di anticipare la diagnosi, stringendo nella gestione di questo paziente una vera e propria alleanza con lo specialista, che può dare grande sollievo ai familiari e incrementare le possibilità di vincere il cancro. Ma non sempre è così. Nel tumore del colon retto, per esempio, gran parte delle diagnosi sono tardive perché alcune indicazioni suggerite dalla letteratura non vengono messe in pratica. Tra i medici di famiglia italiani non sono ancora molto diffusi alcuni semplici esami, come l’esplorazione rettale e i test per la ricerca del sangue occulto, utili nelle popolazioni a rischio.
Quindi il ruolo davvero vincente che il medico di medicina generale può giocare è quello di rendere più precoce la diagnosi aumentando notevolmente le possibilità di guarigione.
IL DR. OVIDIO BRIGNOLI È VICE-PRESIDENTE NAZIONALE DELLA SIMG (SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE)