IL TUMORE DEL COLON-RETTO
Anche in assenza di sintomi, è possibile prevenire questo tumore attraverso screening di massa. In questo caso, si esegue il test guaiaco (o hemocult) per verificare la presenza di sangue occulto nelle feci, segno premonitore della tasformazione iniziale di un polipo in una forma maligna. In fase di screening vengono eseguiti anche la coloscopia e il clisma con bario, una radiografia con un mezzo di contrasto che permette di visualizzare le aree anomale dell’intestino. In caso si verifichi la presenza di un tumore, si eseguirà la radiografia e la tac.
LA TERAPIA
Le terapie per curare il colon retto sono la chirurgia, la chemioterapia, e la radioterapia.
Il medico deciderà il tipo di intervento a seconda dell’età, delle condizioni generali, del tipo e delle sue dimensioni. La chirurgia rappresenta la forma più comune di trattamento e permette l’asportazione della massa tumorale. Se per un qualsiasi motivo le porzioni sane non potessero essere ricongiunte, l’intestino può essere abboccato alla parete addominale, e le feci verranno evacuate attraverso quest’apertura. Quest’intervento, detto colostomia, può risultare temporaneo, corretto con la sutura delle due porzioni intestinali in un secondo intervento, o permanente. Tuttavia sono pochi i casi che richiedono una colostomia.
LA PREVENZIONE
La prevenzione nei confronti di questo tipo di tumore si realizza, in prima battuta, con il test per verificare l’eventuale presenza di sangue occulto nelle feci (“test al guaiaco o haemocult”). Bisogna tenere conto che spesso la presenza di sangue rappresenta un segnale che può indicare anche l’iniziale trasformazione maligna di un polipo.
Alcuni studi sembrano inoltre mettere in relazione la presenza del tumore del colon-retto con una dieta ricca di grassi animali e proteine e povera di fibre (verdura, legumi).