Lo affermano i risultati della prima indagine nazionale sull’argomento
L’indagine Doxa, la prima realizzata in Europa su questo delicato argomento, ha messo in luce che il comportamento delle italiane nel campo dell’igiene intima è informato e consapevole, anche se resta ancora qualche mito da sfatare. Il 26% delle intervistate, per esempio, è convinto che una normale saponetta o gel doccia possa tranquillamente sostituire un prodotto specifico. “A tutte può capitare di utilizzare il bagnoschiuma mentre si fa la doccia – ammette Fulvia Cellani, ginecologa dell’AOGOI – ma è importante che ciò non diventi una prassi: questi prodotti infatti non rispettano il pH vaginale che nelle donne in età fertile, a differenza di quanto si crede non è neutro, ma acido, con valori intorno al 4.5”. E la conservazione della normale tasso di acidità delle vie vaginali è un’esigenza fondamentale per il benessere femminile: in queste condizioni infatti i germi patogeni (responsabili di infezioni vaginali) non riescono a moltiplicarsi. “Inoltre – aggiunge il professor Walter Gualandri, docente di genetica medica all’Università di Milano – l’ambiente acido favorisce la proliferazione dei batteri di Doederlein, i cosiddetti lattobacilli: questi microrganismi, normalmente presenti nelle mucose vaginali, si nutrono del glicogeno e hanno la funzione di produrre acido lattico, che a sua volta mantiene stabile il grado di acidità delle vie vaginali.Ecco spiegato perché a volte può bastare un prodotto sbagliato, cioè troppo neutro, per alzare l’acidità delle mucose genitali, indebolire i lattobacilli e spianare la strada a germi patogeni”.
Un altro dato da considerare per scegliere il prodotto più adatto per l’igiene intima è l’età della donna Non sempre i prodotti acidi vanno bene: nelle bambine e nelle donne in menopausa per esempio, bisognerebbe optare per prodotti neutri, perché il pH vaginale è meno acido, addirittura quasi neutro, a causa dell’assenza degli estrogeni. Insomma, gli esperti sono d’accordo: il giusto detergente intimo deve accompagnare la donna nelle diverse fasi della sua vita. Ma quante italiane lo sanno? Secondo la Doxa soltanto il 28% della popolazione femminile è al corrente di questa necessità.
Un’altra falsa credenza molto diffusa tra le donne italiane (68%) è che ‘più ci si lava, meglio è’. “Non sempre la frequenza dei lavaggi corrisponde a un effettivo stato di benessere dell’ecosistema vaginale – puntualizza Cellani. – Se ci si lava molto spesso, magari con prodotti a pH non consono alle esigenze della vagina, si rischia di alterare la flora batterica vaginale, spianando la strada a infiammazioni. Come regola generale, sarebbe meglio utilizzare il detergente quando effettivamente c’è la necessità, quindi 2 o 3 volte al giorno (oppure più spesso in caso di mestruazioni) utilizzando invece la semplice acqua nelle altre occasioni. E comunque è fondamentale anche la tecnica: non bisognerebbe mai lavarsi (ma anche asciugarsi) dal dietro in avanti, perché in questo modo si agevola il cammino dei germi intestinali che una volta giunti in vagina, scatenano infezioni. Questa raccomandazione che sembra banale, in realtà non lo è affatto: sono piuttosto frequenti infezioni vaginali recidivanti causate proprio da batteri che provengono dall’intestino e che sono stati trasportati in vagina da manovre errate”.
Questi ‘falsi miti’ che ancora resistono derivano probabilmente dal fatto che il ginecologo non è la fonte primaria di informazione. “Secondo la nostra indagine, realizzata su 1000 donne che rappresentano una collettività di circa 25,5 milioni di persone– spiega la dottoressa Luciana Traversari, responsabile di ricerca e di divisione dell’Istituto Doxa – la principale fonte di informazione per l’uso di prodotti specifici per l’igiene intima, non è il ginecologo (29%), ma altre persone (più spesso la madre, per le più giovani) citate dal 47% delle intervistate”.
Di igiene intima quindi è bene continuare a parlare: grazie a ‘Operazione Consiglio’, realizzata con il sostegno del marchio Saugella, dal 1° al 31 maggio gli specialisti dell’AOGOI risponderanno a ogni quesito chiamando il numero verde 800.564.564. Il maggio prossimo, ‘Mese della prevenzione nell’igiene intima’, sarà inoltre disponibile materiale informativo nei consultori pubblici e privati, negli studi dei ginecologi e nelle oltre 9.000 farmacie italiane che hanno aderito all’iniziativa.