LAMIVUDINA ABBATTE LA VIREMIA E CONSENTE IL TRAPIANTO DI FEGATO
Il farmaco è anche risultato efficace nella terapia dell’epatite B recidivata nel trapianto epatico. LAM è stata data a 52 di questi pazienti per 52 settimane, sempre alla dose di 100 mg. Alla fine della terapia, l’HBV-DNA è divenuto indosabile nel 60% dei pazienti, l’HbeAg è scomparso nel 31% e l’HbsAg si è negativizzato nel 6%. Le ALT si sono normalizzate nel 71% dei casi.
Al miglioramento bioumorale è corrisposto un significativo miglioramento istologico, soprattutto nella componente infiammatoria portale e nella necrosi periportale e lobulare. Il farmaco prospetta dunque una promessa di terapia anche in coloro i quali l’epatite B recidiva dopo il trapianto.