I TUMORI OSSEI
Da un’indagine condotta su 211 pazienti in età scolare, ospedalizzati per lunghi periodi di chemioterapia nel decennio 1985-1995, è emerso che più del 40% dei pazienti di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, abbia subìto un ritardo di uno o (in un terzo dei casi) persino di due anni scolastici. Nella risposte al questionario sui problemi di studio incontrati durante la malattia, molti pazienti e genitori hanno lamentato la frequente indifferenza e scarsa capacità di sostegno degli istituti scolastici di provenienza. L’interruzione del normale percorso educativo può quindi rappresentare per questi ragazzi un’ulteriore, ingiustificabile penalizzazione; la perdita del rapporto con la propria classe e con gli insegnanti aumenta il senso di isolamento e concorre a restringere tutta l’attenzione dei paziente sulla malattia.