mercoledì, 11 settembre 2024
Medinews
23 Maggio 2001

LE RICERCHE DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE CARDIOVASCOLARI E RESPIRATORIE

Altre ricerche in corso riguardano l’ipertensione polmonare e lo scompenso cardiaco.
Forte dell’esperienza accumulata negli ultimi anni nel settore delle tecniche diagnostiche non invasive, il nuovo padiglione dell’Umberto I mette ora a disposizione le più moderne tecnologie basate sull’applicazione degli ultrasuoni alla patologia cardiovascolare: ecocontrastografia, ecografia tridimensionale e tecniche computerizzate. Un esempio di ricerca in questo settore è quella condotta sull’applicazione della tecnica di ricostruzione tridimensionale cardiaca per lo studio della funzione ventricolare destra. Questa metodica, non invasiva, si avvale degli avanzamenti tecnologici computerizzati applicati agli ultrasuoni che consentono la ricostruzione tridimensionale del cuore, ottenendo dati non solo morfologici ma anche quantitativi, per lo studio della funzione ventricolare, sia destra che sinistra. Varie condizioni di carico lavorativo cardiaco vengono studiate per ottenere importanti informazioni fisiopatologiche sullo sviluppo del cuore polmonare (interessamento cardiaco secondario a malattie polmonari)
Un altro studio in corso al Dipartimento è quello delle alterazioni morfologiche e funzionali delle arterie polmonari tramite ultrasonografia intravascolare. Questa ricerca è finalizzata alla comprensione delle alterazioni dinamiche e strutturali delle pareti dei vasi polmonari in corso di varie patologie cardiache o nell’ipertensione polmonare primitiva. Lo studio, effettuato con tecnica invasiva, si avvale della capacità dell’ultrasonografia intravascolare, di visualizzare, in modo semplice ed esaustivo, le alterazioni morfologiche e/o funzionali, del lume vasale polmonare. Nessuna altra tecnologia, al momento, è in grado di fornire queste importanti informazioni sulla reversibilità o meno delle alterazioni riscontrate, con ovvia ricaduta clinica prognostica. Lo studio morfologico funzionale della circolazione polmonare risulta estremamente importante non solo per la migliore comprensione delle affezioni cardiopolmonari in genere, ma in particolar modo per indagare una patologia rara, estremamente invalidante, che colpisce soggetti relativamente giovani e che va sotto il nome di ipertensione polmonare primitiva.
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