IL RUOLO DEL MEDICO E DEL PAZIENTE
Il PEF – Il Peak Expiratory Flow (PEF) è un numero che indica la massima velocità con cui si espelle l’aria dai polmoni (in litri al minuto). Questa velocità dipende in parte dallo sforzo e dalla tecnica con cui si soffia nell’apparecchio e in parte dalla larghezza delle vie aeree. Il valore di PEF è più alto o normale quando l’asmatico sta bene, ma diminuisce quando ha un’ostruzione del flusso aereo. Il PEF è dunque una misura che permette di valutare la gravità dell’asma e di seguirne l’evoluzione nel tempo. Come si valuta il PEF ? Esistono delle tavole che indicano i valori teorici in funzione del sesso, dell’età e dell’altezza. Ogni asmatico deve chiedere al proprio medico qual è il suo valore personale di PEF e di fissare i valori del PEF in corrispondenza dei quali adattare i farmaci (PEF compreso tra l’80% e il 60%) o prendere le misure d’emergenza (PEF inferiore al 60%). Una diminuzione al di sotto dell’80% di questo valore indica, anche in assenza di segni clinici, un aggravamento dell’asma.
Il paziente – Il medico aiuta il paziente consigliando i farmaci e dando suggerimenti su come gestire la malattia e prevenire o trattare le crisi e le emergenze. I risultati dipendono però soprattutto da un costante impegno del paziente che deve seguire scrupolosamente le prescrizioni e le raccomandazioni del medico, assumendo regolarmente e correttamente i farmaci, misurando con attenzione e puntualità il respiro, controllandosi periodicamente. Con le opportune spiegazioni e istruzioni del medico, chi ha l’asma può gestire attivamente la malattia aumentando l’efficacia del trattamento e ritrovando spesso condizioni di vita normali.