The use of crossover, as a design feature of randomized trials, is common, with reports indicating that up to 22% of all randomized controlled trials utilize this feature. In cancer medicine, crossover typically refers to uni-directional crossover at the time of progression. Uni-directional: meaning that patients assigned to placebo are offered access to the investigation agent, but not vice-versa (bi-directional). Crossover in cancer trials is typically specified by the protocol … (leggi tutto)
Interessante editoriale di
Haslam e Prasad su
Annals of Oncology, che discute una caratteristica molto comune negli studi randomizzati, anche in ambito oncologico, vale a dire il
crossover. Con il termine di
crossover unidirezionale si intende la possibilità, per i pazienti assegnati al braccio di controllo, di ricevere il trattamento sperimentale al momento della progressione. Mentre in alcuni studi il
crossover è offerto solo dopo che sono state condotte le analisi previste, in caso di dimostrazione di beneficio per il trattamento sperimentale, in altri casi il
crossover è consentito a prescindere, e questo può complicare e confondere, almeno in alcuni casi, l’interpretazione del risultato. Gli autori discutono quindi alcuni esempi in cui il
crossover dovrebbe essere non solo consentito, ma raccomandabile, come le situazioni in cui si stia sperimentando in prima linea l’efficacia di un farmaco già disponibile come seconda linea: in questo caso, il
crossover sistematico nel braccio di controllo consente di valutare il vero impatto dell’anticipazione alla prima linea rispetto all’impiego in seconda linea. In assenza di
crossover, in questo caso, il braccio di controllo avrà ricevuto un trattamento subottimale. Al contrario, nei casi in cui l’efficacia del trattamento sperimentale non sia provata, il
crossover di principio non andrebbe eseguito, in quanto potrebbe ritardare, nel braccio di controllo, l’impiego di altri trattamenti efficaci disponibili nella pratica clinica. In sintesi, concludono gli autori, sono frequenti errori in entrambe le direzioni: casi in cui il
crossover sarebbe stato raccomandabile, ma non è stato eseguito, e casi in cui si sarebbe dovuto evitarlo, ma è stato fatto.