The aim of our study was to investigate whether an inflammation-based prognostic score, the prognostic nutritional index (PNI), was associated with clinical characteristics and prognosis in patients with high-grade serous ovarian cancer (HGSC). We retrospectively investigated 875 patients who underwent primary staging or debulking surgery for HGSC between April 2005 and June 2013 at our institution. None of these patients received neoadjuvant … (leggi tutto)
Lo studio retrospettivo ha studiato 875 pazienti con carcinoma sieroso ovarico stratificate rispetto al Nutritional Index (NI), un indice che tiene conto dello stato albuminemico e del valore dei linfociti, e ha dimostrato che le pazienti con elevato NI hanno una prognosi migliore e che questo parametro si mantiene come fattore prognostico indipendente in multivariata.Lo studio è interessante perché oggi, nell’ottica della personalizzazione delle cure, tra i parametri che valutiamo quando scegliamo se candidare una paziente a chirurgia primaria o a chemioterapia neoadiuvante, c’è anche il performance status e le condizioni generali della paziente, che diventano ancora più determinanti nella valutazione se le consideriamo, come lo studio suggerisce, un predittore indipendente di prognosi.