Roma, 29 giugno – Esistono ampi margini su cui intervenire per limitare gli sprechi sulla spesa farmaceutica. Lo ha affermato il viceministro alla Salute, Ferruccio Fazio, intervenuto all’assemblea pubblica di Farmindustria a L’Aquila. “L’Italia – ha ricordato Fazio – è uno dei Paesi che offre la maggiore copertura farmaceutica a carico del servizio pubblico e il miglior accesso ai farmaci compresi quelli orfani (per le malattie rare) e gli oncologici”. La maggiore causa dell’aumento della spesa sanitaria nazionale è l’invecchiamento della popolazione e si rende quindi “necessario prendere provvedimenti incisivi” per frenare questo trend. Lo sforamento della spesa farmaceutica ospedaliera è stato nel 2008 di 3 miliardi e 670 milioni di euro, il 3,7 percento del Fondo sanitario nazionale. Secondo Fazio, esistono “ampi margini di inefficienza e inappropriatezza in tutti i settori”. “In troppe realtà – denuncia Fazio – gli acquisti di beni e servizi non sono centralizzati a livello regionale, ma gestiti direttamente dalle Asl e dalle aziende ospedaliere, spesso con enormi differenze di prezzo per l’acquisto dello stesso prodotto. Occorre centralizzare e ottimizzare gli acquisti regionali di beni e servizi. E proprio per questo abbiamo avviato un tavolo con le Regioni e la Consip, la Concessionaria dei servizi pubblici. Già almeno dieci Regioni, tra cui proprio l’Abruzzo, stanno valutando di affidare alla Consip l’incarico per l’acquisto centralizzato di beni e servizi da cui ci attendiamo per il Paese risparmi dell’ordine di miliardi di euro”.
SIEnews – Numero 13 – 9 luglio 2009