domenica, 6 ottobre 2024
Medinews
20 Maggio 2009

SOSPENSIONE DEGLI INIBITORI DELLA TIROSIN-CHINASI NEL CARCINOMA RENALE METASTATICO

La risposta completa al trattamento può comportare il rischio di progressione e comparsa di nuove metastasi e potenziali complicanze, che possono portare a una risomministrazione dei farmaci, nuovi studi sono necessari su una popolazione più ampia di pazienti

La sospensione della terapia con inibitori della tirosin-chinasi (TKI) e la loro risomministrazione in caso di recidiva potrebbe migliorare la qualità di vita e ridurre i costi di trattamento nei pazienti con carcinoma renale metastatico. Un’analisi retrospettica, pubblicata nella rivista European Urology (leggi abstract originale), delle cartelle cliniche e degli studi di imaging di 266 pazienti con carcinoma renale metastatico trattati con TKI è stata condotta in 5 istituzioni. Nell’analisi sono stati inclusi i pazienti che hanno mostrato remissione completa durante trattamento con TKI da soli o con metastectomia della massa residuale dopo risposta parziale (RP) alla sospensione di TKI. Gli outcome valutati sono stati il tempo alla recidiva di precedenti metastasi, la manifestazione di nuove metastasi, la progressione sintomatica, il miglioramento di eventi avversi e la risposta alla risomministrazione di TKI. I TKI utilizzati sono stati: sunitinib (50 mg/giorno 4 settimane sì e 2 no) o sorafenib (800mg/giorno) e la risposta è stata valutata secondo i criteri RECIST (Response Evaluation Criteria in Solid Tumours). Sono stati identificati 12 casi: 5 RC con sunitinib e 1 con sorafenib, 6 RC chirurgica (con sunitinib seguita da metastectomia residuale), con remissione degli effetti collaterali in tutti i pazienti alla sospensione del trattamento. Ad un follow-up mediano di 8.5 mesi (range: 4-25) dalla sospensione del TKI, 7 dei 12 pazienti non hanno mostrato recidiva, mentre 5 hanno avuto malattia recidivante con nuove metastasi in 3 casi. Il tempo mediano alla progressione era 6 mesi (range: 3-8) e la risomministrazione di TKI è stata efficace in tutti i casi. Lo studio è limitato dal piccolo numero di pazienti e dal disegno (retrospettico).


Renal Cancer Newsgroup – Numero 5 – Maggio 2009
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