Le probabilità future variano con la durata della sopravvivenza post-chirurgica: la prognosi è più favorevole nei pazienti con tumore avanzato che sopravvivono 1 – 2 anni
Per esaminare l’impatto della durata della sopravvivenza sulla futura probabilità di sopravvivenza, altrimenti nota come effetto di sopravvivenza condizionale (CS), dopo la nefrectomia, nei pazienti che hanno ricevuto diagnosi di carcinoma renale, ricercatori della University of Montreal Health Center e Università Vita-Salute San Raffaele di Milano hanno condotto un’analisi sul database del SEER (Surveillance, Epidemiology, and End Results) tra il 1988 e il 2008 di 42090 pazienti con carcinoma renale che si erano sottoposti a nefrectomia. Basandosi sulle stime di sopravvivenza cumulativa, i tassi di CS sono stati ottenuti secondo le caratteristiche del paziente e della malattia. Analisi separate di regressione multivariata di Cox sono state condotte per la previsione della mortalità cancro-specifica (CSM), in accordo con la sopravvivenza a 1, 2, 3, 4 e 5 anni dopo la procedura chirurgica. Lo studio pubblicato sulla rivista British Journal of Urology International (leggi abstract) ha indicato che immediatamente dopo la resezione, il tasso di sopravvivenza cancro-specifica a 5 anni era pari all’83.5%. Tra i pazienti che sono sopravvissuti ≥ 1, ≥ 2, ≥ 3, ≥ 4 e ≥ 5 anni dopo la nefrectomia, i tassi di probabilità di sopravvivere altri 5 anni erano rispettivamente 87.0, 89.6, 90.9, 92.0 e 92.3%. Posto che i pazienti sopravvivano 1 e 2 anni dopo la nefrectomia, la probabilità di rimanere liberi da CSM per altri 5 anni risulterebbe aumentata rispettivamente del +4.1 e 4.3% nello stadio III e del +12.9 e 10.3% nello stadio IV della malattia. Simili osservazioni sono state registrate per età del paziente, grado, stadio linfonodale e dimensioni del tumore e sono state confermate in analisi multivariata. In conclusione, le probabilità di sopravvivenza variano con la durata della sopravvivenza dopo la nefrectomia. Nello specifico, una prognosi più favorevole può essere ottenuta anche tra i pazienti con malattia più avanzata al momento della chirurgia, che sono sopravvissuti 1 – 2 anni dopo la nefrectomia.Renal Cancer Newsgroup – Numero 6 – Giugno 2013