SICUREZZA, EFFICACIA E BIOMARCATORI DI NIVOLUMAB ASSOCIATO A VACCINO PEPTIDICO IN PAZIENTI CON MELANOMA REFRATTARIO O NAÏVE A IPILIMUMAB
Nivolumab, un anticorpo completamente umanizzato IgG4 che agisce contro la proteina di checkpoint di morte programmata-1 (PD-1) delle cellule T, ha mostrato attività nel melanoma metastatico. La sicurezza, l’efficacia clinica e i biomarcatori per questo agente terapeutico sono stati valutati in associazione o meno a vaccino peptidico in pazienti con melanoma refrattario o naïve a ipilimumab. In questo studio di fase I, 90 pazienti con melanoma in stadio III e IV, non resecabile, naïve a ipilimumab con malattia in progressione dopo almeno una terapia (coorti 1 – 3, 34 pazienti) oppure in progressione dopo trattamento con ipilimumab (coorti 4 – 6, 56 pazienti), hanno ricevuto nivolumab al dosaggio di 1, 3 o 10 mg/kg ogni due settimane per 24 settimane e successivamente ogni 12 settimane per un periodo non superiore a 2 anni, in associazione o meno a vaccino poli-peptidico. I ricercatori dell’H. Lee Moffitt Cancer Center and Research Institute di Tampa hanno osservato che la combinazione di nivolumab e vaccino è risultata ben tollerata e sicura a tutte le dosi utilizzate. Il tasso di risposta, secondo i criteri RECIST 1.1, nei pazienti sia refrattari che naïve a ipilimumab era pari al 25% e la durata mediana della risposta non è stata raggiunta dopo un follow-up mediano di 8,1 mesi. Livelli elevati di cellule T CD8+, NY-ESO-1 e MART-1-specifiche, prima del trattamento, sono stati associati a progressione tumorale. Parimenti, un aumento di cellule T regolatorie nel sangue periferico e una riduzione di cellule T antigene-specifiche, alla settimana 12, erano associati a progressione della malattia. La colorazione positiva a PD-L1 è stata associata alla risposta a nivolumab, ma una colorazione negativa non escludeva la risposta. I pazienti che avevano manifestato progressione dopo nivolumab potevano ancora rispondere alla terapia con ipilimumab. In conclusione, nello studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Oncology, nivolumab al dosaggio di 3 mg/kg in associazione o meno a vaccino peptidico è risultato ben tollerato e ha mostrato risposte della durata massima di 140 settimane in pazienti con melanoma refrattario o naïve a ipilimumab. Le risposte a nivolumab nei pazienti refrattari a ipilimumab o a ipilimumab in quelli refrattari a nivolumab avvalorano l’uso della combinazione o della sequenza dei due farmaci.
Safety, Efficacy, and Biomarkers of Nivolumab With Vaccine in Ipilimumab-Refractory or -Naive Melanoma. Journal of Clinical Oncology 2013 Oct 21 [Epub ahead of print]