mercoledì, 4 dicembre 2024
Medinews
9 Gennaio 2018

Seizure Rates in Enzalutamide-Treated Men With Metastatic Castration-Resistant Prostate Cancer and Risk of Seizure The UPWARD Study

The androgen receptor inhibitor enzalutamide prolongs survival in men with metastatic castration-resistant prostate cancer (mCRPC). In controlled clinical studies, 0.5% (10 of 2051) of patients experienced seizure, but patients with a history of or risk factors for seizure were excluded. Men with mCRPC and seizure risk factors have an estimated seizure rate of 2.8 per 100 patient-years without enzalutamide exposure. To assess seizure incidence in patients with seizure … (leggi tutto)

Un evento avverso raro che è stato descritto in pazienti trattati con enzalutamide sono le crisi epilettiche. Questo effetto sembrerebbe dovuto all’inibizione dei canali del cloro mediati dal neurotrasmettitore acido gamma-aminobutirrico (GABA) da parte di enzalutamide, con conseguente abbassamento della soglia epilettogena. Negli studi di fase I/II tale evento avverso è stato riportato nel 2% dei pazienti trattati con un dosaggio di enzalutamide superiore a 360 mg al giorno. Per questo motivo gli studi clinici successivi di fase III prevedevano l’esclusione dei pazienti con storia di epilessia o fattori predisponenti l’insorgenza di crisi epilettiche. La sicurezza di enzalutamide in questo sottogruppo di pazienti è stata indagata per la prima volta nello studio UPWARD, uno studio prospettico a singolo braccio, multicentrico (73 centri), nel quale 423 pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione sono stati trattati con enzalutamide al dosaggio standard di 160 mg al giorno. Tutti i pazienti presentavano fattori predisponenti l’insorgenza di epilessia (trattamento con farmaci che riducono la soglia epilettogena, eventi cerebro-vascolari in anamnesi o precedenti episodi di crisi epilettiche). Quattro dei 366 pazienti inclusi nell’analisi (1,1%) hanno presentato almeno un episodio di epilessia nel corso dei primi 4 mesi di trattamento e 3/366 (0,8%) nei 4 mesi successivi. L’incidenza complessiva di epilessia è stata 2,6 per 100 pazienti/anno. Il rischio di crisi epilettica in pazienti con fattori di rischio noti per epilessia trattati con enzalutamide è risultata sostanzialmente sovrapponibile a quella dei pazienti con le medesime caratteristiche inclusi in un grosso studio retrospettivo condotto negli Stati Uniti non trattati con enzalutamide (2,8 per 100 pazienti/anno).
La presenza in anamnesi di fattori predisponenti l’epilessia è sempre stato nella pratica clinica uno dei criteri tenuti in considerazione nella scelta tra le terapie ormonali di nuova generazione. Lo studio UPWARD suggerisce invece come il trattamento con enzalutamide non incrementi il rischio di epilessia e possa pertanto essere preso in considerazione anche in questo sottogruppo di pazienti.
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