domenica, 8 settembre 2024
Medinews
11 Novembre 2016

Prescription of Prophylactic Antiemetic Drugs for Patients Receiving Chemotherapy With Minimal and Low Emetic Risk

The use of antiemetic drugs for patients receiving chemotherapy with low or minimal emetic risk has been recognized as a growing concern for health care costs and patients’ welfare. Relatively few studies have examined antiemetic prophylaxis or treatment of emesis associated with chemotherapy with lower emetic risk. To describe the pattern in Japan of overprescribing prophylactic antiemetic drugs to patients who have received intravenous chemotherapy with minimal or low emetic risk. This secondary analysis of a health insurance claims database linked with the hospital-based cancer … (leggi tutto)

L’appropriatezza nell’applicazione delle linee guida relative alla profilassi antiemetica ci fa spesso sottolineare l’importanza di evitare il sotto-trattamento dei pazienti oncologici sottoposti a schemi di chemioterapia ad elevato o moderato potenziale emetogeno. D’altra parte, nel caso di chemoterapia a basso o minimo potenziale emetogeno, richiamare all’appropriatezza può voler dire evitare l’eccessiva prescrizione di farmaci antiemetici. Lo studio giapponese recentemente pubblicato su JAMA Oncology evidenzia, ad esempio, che un’elevata percentuale di pazienti affetti da varie neoplasie, che ricevevano chemioterapia a basso potenziale emetogeno, riceveva come profilassi sia un antagonista 5-HT3 che il desametasone: tale “doppia” prescrizione si verificava in un terzo circa dei pazienti ricoverati e in oltre la metà dei pazienti trattati in regime di day hospital. Gli autori sottolineano le ripercussioni di tale “sovra-prescrizione”, sia in termini di costi (non enormi, ovviamente, ma è importante cominciare a risparmiare anche sulle piccole voci di spesa), che in termini di potenziali effetti collaterali per i pazienti. Secondo le linee guida AIOM (edizione 2016) i pazienti sottoposti a chemioterapia a basso potere emetogeno possono ricevere un antiemetico (desametasone oppure un 5-HT3 antagonista oppure un antagonista dei recettori della dopamina) immediatamente prima della loro somministrazione. Nessuna profilassi dovrebbe essere somministrata per l’emesi ritardata, nei pazienti sottoposti a chemioterapia a basso potenziale emetogeno, né alcuna profilassi dovrebbe essere somministrata nel caso di farmaci classificati a minimo potenziale emetogeno, sia per l’emesi acuta che per l’emesi ritardata.
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