Standard frontline treatment of patients with metastatic renal cell carcinoma currently includes sunitinib. A barrier to long-term treatment with sunitinib includes the development of significant adverse effects, including diarrhea, hand-foot syndrome (HFS), and fatigue. This trial assessed the effect of an alternate 2 weeks on, 1 week off (2/1) schedule of sunitinib on toxicity and efficacy in previously untreated patients with metastatic renal cell carcinoma. Patients started with oral … (leggi tutto)
Prima evidenza prospettica a supporto di una schedula modificata di sunitinib nella pratica clinica quotidiana nel trattamento del carcinoma renale avanzato. Lo studio, seppur non abbia raggiunto l’obiettivo prefissato (eventi avversi di grado 3 < 15%), suggerisce come con la schedula 2:1 le interruzioni del trattamento e/o le modifiche di schedula siano meno frequenti; il tutto associato a una bassa incidenza di eventi di grado 4 e un’attività antitumorale misurata in termini di risposte e sopravvivenza libera da progressione rilevante.Questa informazione supporta in clinica il ricorso a schedule modificate di sunitinib quali la 2:1 per migliorare la compliance dei pazienti in trattamento. Si suggerisce altresì di iniziare sempre con la schedula standard 4:2.