To determine the activity of pembrolizumab as neoadjuvant immunotherapy before radical cystectomy (RC) for muscle-invasive bladder carcinoma (MIBC) for which standard cisplatin-based chemotherapy is poorly used. In the PURE-01 study, patients had a predominant urothelial carcinoma histology and clinical (c)T≤3bN0 stage tumor. They received three cycles of pembrolizumab 200 mg every 3 weeks before RC. The primary end point in the intention-to-treat … (leggi tutto)
Lo studio PURE-01, presentato all’ESMO e contemporamente pubblicato sul Journal of Clinical Oncology a Ottobre 2018, è stato condotto allo scopo di definire l’attività di pembrolizumab nel setting neoadiuvante in pazienti candidati a cistectomia radicale per carcinoma uroteliale muscolo-invasivo. Il trattamento, somministrato a 50 pazienti, prevedeva 3 cicli di pembrolizumab (200 mg ogni 3 settimane). Tutti i pazienti sono stati sottoposti a cistectomia radicale al termine dell’immunoterapia e solo un paziente ha dovuto interrompere il trattamento immunoterapico per tossicità (rialzo delle transaminasi G3). Il 42% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo primario dello studio, ovvero la risposta patologica completa (pT0), ed il 54% ha ottenuto un downstaging ad un pT<2. L’analisi per sottogruppi in relazione all’espressione di PD-L1 ha mostrato un tasso maggiore di risposta patologica completa nei pazienti con espressione di PD-L1 > 10% (54,3%), rispetto ai pazienti con espressione di PD-L1 < 10% (13,3%), e nei pazienti con più elevato tumor mutation burden (TMB).I risultati di questo studio, insieme a quelli dell’analogo studio ABACUS con atezolizumab, suggeriscono come i pazienti con elevata espressione di PD-L1 o elevato TMB possano beneficiare di un trattamento immunoterapico neoadivante ottenendo un più elevato tasso di risposte patologiche complete ed evitando gli effetti collaterali della chemioterapia.