Outcomes in patients with ovarian high-grade serous carcinoma (HGSC) treated with neoadjuvant chemotherapy (NAC) have been widely studied; however, there is limited information on responses to chemotherapy among patients with non-HGSC. The aim of this study was to compare the survival outcomes of patients with advanced-stage non-HGSC and HGSC treated with NAC. This study was a retrospective analysis of patients with advanced-stage ovarian … (leggi tutto)
Lo studio è un’analisi retrospettiva di 220 pazienti con carcinoma ovarico trattate in una singola istituzione con chemioterapia neoadiuvante. Di queste il 11,4% (n = 25) era rappresentato da tumori non sierosi di alto grado. Lo studio conferma la non chemioresponsività dei tumori non sierosi di alto grado che presentano, rispetto ai sierosi di alto grado, una risposta al trattamento significativamente più bassa e una ridotta sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale. Avere un tumore non sieroso di alto grado peraltro si presenta in multivariata come un fattore prognostico peggiorativo indipendente per la sopravvivenza. Lo studio è un monito importante, quando ci si accinge a cominciare una chemioterapia neoadiuvante, a conoscere l’istologia che stiamo curando, perché per queste pazienti il massimo sforzo citoriduttivo in prima istanza (e non la chemioterapia neoadiuvante) rappresenta la strategia associata alla sopravvivenza migliore.