mercoledì, 4 dicembre 2024
Medinews
25 Maggio 2018

Optimizing Anticancer Therapy in Metastatic Non-Castrate Prostate Cancer: American Society of Clinical Oncology Clinical Practice Guideline

This clinical practice guideline addresses abiraterone or docetaxel with androgen-deprivation therapy (ADT) for metastatic prostate cancer that has not been treated (or has been minimally treated) with testosterone-lowering agents. Standard therapy for newly diagnosed metastatic prostate cancer has been ADT alone. Three studies have compared ADT alone with ADT and docetaxel, and two studies have compared ADT alone with ADT and abiraterone. Three prospective … (leggi tutto)

Questa recente pubblicazione ci presenta le linee guida ASCO formulate da parte di un panel di esperti riguardo la gestione dei pazienti affetti da carcinoma della prostata metastatico ormono-sensibile, un setting nel quale negli ultimi anni si è dimostrata l’efficacia in termini di sopravvivenza globale dell’aggiunta di terapie già ben consolidate nel trattamento dei pazienti resistenti alla castrazione, quali il docetaxel e l’abiraterone, alla terapia di deprivazione androgenica (ADT).
In particolare, per quanto riguarda il docetaxel, i dati più significativi sono relativi ai pazienti con malattia metastatica de novo ad alto volume (definita dalla presenza di quattro o più metastasi ossee di cui almeno una al di fuori della colonna o del bacino, e/o dalla presenza di metastasi viscerali) sulla base degli studi clinici CHAARTED e STAMPEDE; mentre l’utilizzo dell’abiraterone si è dimostrato efficace sia nei pazienti ad alto rischio (ovvero in presenza di due o più fattori di rischio tra i seguenti: Gleason score > 8, almeno tre metastasi ossee e malattia viscerale misurabile), secondo i criteri dello studio LATITUDE, sia nei pazienti metastatici non ad alto rischio come riportato dai dati dello studio STAMPEDE.
Dal momento che il beneficio riportato da docetaxel e abiraterone nei pazienti metastatici ormono-sensibili sembra essere equivalente e che non esistono dati sufficienti, in mancanza di studi di confronto diretto, per decidere a priori quale delle due terapie scegliere, il panel raccomanda che nella scelta terapeutica vengano presi in considerazione ulteriori parametri quali le comorbidità, il profilo di tossicità, la qualità di vita, la durata della terapia (limitata per il docetaxel versus continua per abiraterone) e, non da ultimo, l’accessibilità e la disponibilità dei farmaci nonchè i costi correlati ai due diversi tipi di trattamento.
In Italia, per esempio, il docetaxel rappresenta una opzione terapeutica utilizzata nei pazienti ormono-sensibili metastatici con malattia ad alto volume, mentre l’abiraterone non è stato ancora registrato con questa indicazione e pertanto può essere utilizzato soltanto secondo la modalità off-label.
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