Lo studio condotto in cinque centri europei ha confermato il basso tasso di esiti negativi e di complicanze durante la procedura. Patologie cardiache, grosse masse tumorali e il sesso femminile sono fattori di rischio per una prognosi sfavorevole
La crioablazione di piccole masse renali presenta in genere bassa morbilità. Ricercatori europei hanno investigato la prognosi peri-operatoria della crioablazione renale in laparoscopia con l’utilizzo di aghi ultrasottili e i fattori di rischio relativi a paziente, tumore e procedura. La morbilità peri-operatoria è stata valutata clinicamente e ai pazienti è stato assegnato prospettivamente il punteggio dell’American Society of Anaesthesiologists (ASA). I punteggi dell’indice di comorbilità di Charlson (CCI) e di comorbilità di Charlson associato all’età (CACI) sono invece stati assegnati retrospettivamente. Gli esiti negativi sono stati registrati prospettivamente e definiti come ‘ogni evento indesiderato che si è manifestato durante il periodo peri-operatorio, che includesse le complicanze’, in accordo al sistema di Clavien. Le variabili relative a paziente, tumore e procedura sono state testate con analisi univariata come fattori di rischio per la manifestazione di esiti negativi. Le variabili (significative con p < 0.05) sono state analizzate con il modello di regressione multivariata ‘step-forward’ per identificare i fattori di rischio indipendente per uno o più esiti negativi peri-operatori. Nel corso dello studio pubblicato nella rivista European Urology (leggi abstract originale) sono state eseguite 148 procedure in 144 pazienti con età mediana di 70.5 anni (range: 32-87) e massa tumorale di 2.6 cm (mediana; range: 1.0-5.6). L’approccio laparoscopico è stato adottato in 145 casi (98%). I punteggi mediani di ASA, CCI e CACI erano rispettivamente 2 (range: 1-3), 2 (range: 0-7) e 4 (range: 0-11). Comorbilità erano presenti nel 79% dei pazienti. Sono stati osservati 30 casi con esiti negativi e 28 di complicanze rispettivamente in 25 (17%) e 23 (15.5%) pazienti. Solo il 20% delle complicanze era di grado ≥ 3 secondo Clavien. L’analisi multivariata ha evidenziato la dimensione in centimetri, la presenza di condizioni patologiche cardiache e il genere femminile quali fattori predittivi indipendenti di esito negativo peri-operatorio. Il cut-off per la massa tumorale di 3.4 cm è stato confermato quale fattore predittivo adeguato per una prognosi sfavorevole. Gli esiti peri-operatori negativi e le complicanze si sono manifestati rispettivamente nel 17% e 15.5% dei casi con la tecnica di crioablazione laparoscopica con aghi ultrasottili multipli. La maggior parte delle complicanze era di grado Clavien 1 o 2.Renal Cancer Newsgroup – Numero 9 – Settembre 2009