venerdì, 31 marzo 2023
Medinews
12 Novembre 2018

Marine n−3 Fatty Acids and Prevention of Cardiovascular Disease and Cancer

Higher intake of marine n−3 (also called omega-3) fatty acids has been associated with reduced risks of cardiovascular disease and cancer in several observational studies. Whether supplementation with n−3 fatty acids has such effects in general populations at usual risk for these end points is unclear. We conducted a randomized, placebo-controlled trial, with a two-by-two factorial design, of vitamin D3 (at a dose of 2000 IU per day) and marine n−3 fatty acids … (leggi tutto)

Il New England Journal of Medicine ha appena pubblicato, in 2 articoli gemelli, i risultati di un importante studio randomizzato, condotto in cieco verso placebo, che con disegno fattoriale 2 x 2 ha valutato l’efficacia della prevenzione con vitamina D3 (colecalciferolo) e di acidi grassi marini omega-3 nella prevenzione dei tumori e delle patologie cardiovascolari. Lo studio, condotto negli Stati Uniti, prevedeva la randomizzazione di uomini di età uguale o superiore a 50 anni, e di donne di età uguale o superiore a 55 anni. Endpoint primari dello studio erano l’incidenza di tumori di ogni tipo e l’incidenza di eventi cardiovascolari maggiori (endpoint composito che prendeva in considerazione come eventi l’infarto del miocardio, l’ictus e le morti per cause cardiovascolari). Tra gli endpoint secondari erano valutate anche l’incidenza di tipi specifici di tumore e la mortalità per neoplasia. Complessivamente lo studio ha visto la randomizzazione di 25871 partecipanti. La supplementazione di vitamina D (che era somministrata alla dose di 2000 unità al giorno) non ha dimostrato alcuna riduzione nel’incidenza di tumori (hazard ratio 0.96, intervallo di confidenza al 95% 0.88 – 1.06, p=0.47),.né nell’incidenza di eventi cardiovascolari. Anche le analisi secondarie non hanno evidenziato riduzioni significative nell’incidenza di tumore della mammella, tumore della prostata, tumore del colon-retto, con una mortalità complessiva sovrapponibile nei 2 gruppi. Anche il confronto relativo all’efficacia degli acidi grassi omega 3 (che erano somministrati alla dose quotidiana di 1 grammo) non ha evidenziato alcuna riduzione significativa né sul versante dell’incidenza di tumori né sul versante degli eventi cardiovascolari. Alcune analisi di sottogruppo hanno suggerito una possibile efficacia della vitamina D nei soggetti normo-peso, o una possibile efficacia degli omega3 nei soggetti la cui alimentazione contempla poco pesce, ma si tratta di risultati esploratori. Il risultato complessivo di entrambi i confronti rimane negativo, e si aggiunge ai risultati di altri studi esistenti, anch’essi conclusi con un risultato negativo. Tali risultati dovrebbero essere ben divulgati al fine di evitare inutili spese per supplementi alimentari che, in assenza di specifiche carenze, rimangono di efficacia assolutamente non provata.
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